Giovanni Toti ha trovato un accordo con la procura. L’ex governatore della Liguria patteggia due anni e un mese di reclusione. Le accuse sono di corruzione impropria e finanziamento illecito ai partiti.
Ora la decisione spetta al giudice. Se il Gup conferma l’accordo, Toti eviterà il processo, previsto per novembre. La condanna sarà convertita in lavori socialmente utili. Dovrà svolgere 1.500 ore di servizio alla comunità.
L’interdizione dai pubblici uffici sarà temporanea. Non potrà firmare contratti con enti pubblici per tutta la durata della pena. La sentenza include anche la confisca di 84.100 euro.
Il legale di Toti, Stefano Savi, ha dichiarato che le accuse più gravi sono cadute. Ha spiegato che Toti non ha mai beneficiato personalmente delle somme raccolte dal suo comitato. I fondi sono stati usati solo per attività politiche legittime.
Dopo tre anni di indagini, il patteggiamento segna una svolta. Le intercettazioni, i pedinamenti e la detenzione domiciliare hanno portato alla soluzione. Toti dovrà restituire le somme contestate.
Anche Toti ha commentato. Ha espresso amarezza per non aver dimostrato pienamente la sua innocenza. Tuttavia, ha trovato sollievo nel riconoscimento di alcune sue ragioni. Ha definito il reato di corruzione impropria come “difficile da provare”.
Paolo Emilio Signorini, coinvolto nello stesso scandalo, ha patteggiato. L’ex ad di Iren ha concordato una pena di tre anni e cinque mesi. Anche per lui ci sarà l’interdizione dai pubblici uffici.
Fonte: Fanpage
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