Tornare dalla famiglia è un lusso: “700 euro per andare al funerale di mia nonna”

23 Agosto 2025 - 9:21

Tornare dalla famiglia è un lusso: “700 euro per andare al funerale di mia nonna”

Maria Antonietta aveva solo 27 anni quando decise di lasciare la Sardegna e trasferirsi in Lombardia per amore. Oggi, dopo 16 anni, lei ha due figli e un lavoro che la soddisfa. Tuttavia, quella scelta continua a costarle carissimo. Infatti, a causa dei prezzi proibitivi dei voli, lei non riesce quasi mai a partecipare agli eventi più importanti della sua famiglia.

Con amarezza racconta: “Non ho potuto festeggiare i 70 anni di mio papà. Quel giorno c’erano tutti, mancavo solo io. Non posso nemmeno usufruire degli sconti, perché non sono più residente in Sardegna. Alla fine, vedere i miei cari è diventato un lusso.”

In realtà, Maria Antonietta non si è fermata in Lombardia solo per amore. Infatti, oltre alla relazione, la regione le offriva più opportunità lavorative e garantiva stabilità ai suoi figli. Tuttavia, proprio come accade a tante altre persone emigrate dall’isola, anche lei oggi si trova intrappolata: quando i genitori hanno bisogno, lei non può correre da loro.

E il momento peggiore arriva con i lutti. Infatti, quando la nonna morì all’improvviso, Maria Antonietta dovette pagare 300 euro per un biglietto d’andata e ben 680 euro per il ritorno. “È assurdo – spiega – i prezzi sono fuori controllo. E il paradosso è che molte compagnie applicano sconti solo ai residenti sull’isola. Noi, che siamo nati in Sardegna ma lavoriamo altrove, restiamo esclusi.”

Il dolore diventa ancora più forte durante le ricorrenze familiari. Infatti, Maria Antonietta non è riuscita a partecipare né ai 70 anni del padre né ai 60 anni della madre. Inoltre, ha saltato battesimi, cresime e festività. “Io sono sempre l’unica assente – sottolinea – eppure il mio cuore è in Sardegna. In Lombardia ho solo i miei figli. Noi isolani sentiamo fortissimo il richiamo della nostra terra, dei nostri sapori e dei nostri affetti.”

Per questo, quando l’anno scorso trovò un volo a prezzo accessibile, decise subito di acquistare tre biglietti per viaggiare con i suoi figli. Tuttavia, al momento del check-in, arrivò la beffa.

Infatti, l’hostess la fermò davanti a tutti. “Avevo pagato 600 euro in tre con la tariffa residenti – ricorda – ma l’hostess mi disse che non potevo salire a bordo. Mi accusò di voler fare la furbetta, perché non risultavo residente. Me ne andai umiliata.”

Per lei quella distinzione è profondamente ingiusta. “Io non vado in Sardegna per le vacanze, vado a vedere mia madre e mio padre. Non è la stessa cosa. Eppure devo pagare come un qualsiasi continentale. Dopo anni di lavoro in Lombardia, mi sembra un’ingiustizia enorme.”

Nonostante esistano forme di agevolazione per garantire la cosiddetta “continuità territoriale”, queste agevolazioni riguardano soprattutto chi vive stabilmente in Sardegna. Chi, come Maria Antonietta, ha costruito la propria vita altrove, resta tagliato fuori.

fonte fanpage

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