Emy Buono, famosa TikToker napoletana, è al centro del dibattito, in questi ultimi giorni, per un’avventura alquanto divisiva. La star del web ha partecipato ai festeggiamenti per lo scudetto del Napoli con abiti succinti, catturando l’attenzione di tutti. Le attenzioni, tuttavia, non si sono limitate al solo guardare!
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La giovane TikToker napoletana, infatti, è scesa in strada con una maglia che arrivava fino al seno, coperto con un adesivo, ed un pantalone a vita bassa. Postasi a cavalcioni sulle spalle di un suo amico, ha infuocato la festa per lo scudetto e le attenzioni dei tifosi presenti. Il tutto è stato, ovviamente, documentato sui social.
La star di TikTok, però, ha denunciato tramite i suoi profili, dopo la grande serata di festeggiamenti, di essere stata ripetutamente palpeggiata da molti tifosi napoletani.
“Mi toccavano ovunque. Non è giusto! Mi sono sentita stuprata!” queste le parole più iconiche della sua denuncia social; parole che hanno avuto un effetto domino nel mondo del web.
Diversi i commenti di cordoglio e di supporto per la TikToker; commenti che hanno ancora una volta dato rilievo al dilemma del “vestito succinto= attire i male intenzionati”. Tuttavia, vi è stato anche chi non ha perfettamente condiviso la denuncia di Emy Buono. Alcuni utenti hanno, infatti, “richiamato” la giovane, ritenendo che , durante un evento di simile portata, vestirsi in quel modo significava aspettarsi effetti di questo genere.
La donna, però, ha controribattuto energicamente, sostenendo che “una donna che si denuda non consegna il pass ad un uomo per farsi stuprare”.
Siamo certi che questa vicenda avrà ancora un suo lungo corso!
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