Testa di capretto fuori casa: minacce ad un magistrato

3 Febbraio 2024 - 15:25

Testa di capretto fuori casa: minacce ad un magistrato

Una testa di capretto posizionata sull’uscio della porta di casa: così si sono manifestati alcuni atti intimidatori nei confronti del giudice leccese Maria Francesca Mariano.

La testa dell’animale si presentava con un coltello infilzato nel collo ed era accompagnato da un bigliettino in cui vi era scritto la parola: “Così”. Il macabro ritrovamento è stato fatto proprio dal magistrato, che, ormai da mesi, vive sotto scorta. La testa del capretto sarebbe stata ritrovata nella notte tra giovedì e venerdì. Una volta ritrovato, il giudice Mariano ha subito chiamato le forze dell’ordine. Su quanto accaduto al momento sono in corso alcune indagini della squadra mobile.

Il magistrato ha raccontato agli inquirenti il modo in cui è avvenuto il ritrovamento. Aveva udito all’esterno dell’abitazione alcuni versi di gatti che pareva stessero litigando, perciò era uscita ad andare a controllare la situazione. Non appena aperta la porta di casa, si è ritrovata davanti a sé il “messaggio”.

Già il 23 novembre dello scorso anno il giudice aveva ricevuto alcune minacce di morte attraverso alcuni bigliettini scritti con il sangue. Con ogni probabilità, le minacce sarebbero provenienti dell’operazione antimafia che portò all’arresto di 22 persone del clan Lamendola-Catanna, ritenute legate alla Sacra Corona Unita. Per questo, insieme al giudice Mariano, è finita sotto scorta anche la titolare dell’inchiesta, la pm Carmen Ruggiero.

Fonte: tgcom24

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