Terrore in strada. Petardo contro un’ambulanza: mezzo distrutto dalle fiamme
“Dopo le pericolose aggressioni subite da equipaggi del 118 di Napoli, a Sassari è stato lanciato un petardo su un’ambulanza che è bruciata. Il 118 nazionale ha bisogno urgentissimo di essere sostenuto dalle istituzioni”. Il presidente del 118 Mario Balzanelli rende noto il nuovo atto di violenza e chiede che il Sistema di soccorso venga potenziato a livello nazionale. Ieri infatti nel capoluogo campano qualcuno ha lanciato un petardo su un’ambulanza: quando ha aperto lo sportello il medico di servizio è stato investito dalla deflagrazione. Oggi a Sassari un altro petardo: stavolta il mezzo di soccorso ha preso fuoco. “Non ci sono parole per descrivere questo danno e dolore all’associazione”, ha commentato su Facebook la Croce medica sassarese. Nel frattempo il clima intimidatorio nei confronti di medici e personale paramedico ha registrato la terza aggressione in due giorni sempre a Napoli.
Ambulanza distrutta a Sassari
L’attentato a Sassari è avvenuto in via Kennedy, nel quartiere Latte Dolce e sul grave episodio indagano le forze dell’ordine dopo la denuncia presentata dai responsabili dell’associazione di soccorso e assistenza. Non è la prima volta che la Croce medica locale finisce nel mirino di ignoti attentatori. Tra Natale e Santo Stefano, un’altra ambulanza era stata danneggiata nel corso di un raid – che come in un altro precedente caso – sembra non avere spiegazioni. Gli attentatori avevano squarciato le gomme del mezzo di soccorso e sfondato uno dei deflettori. Ma già lo scorso febbraio, il presidente Davide Lisai aveva denunciato di avere subito un sabotaggio al motore e contemporaneamente sui muri a poca distanza dalla sede erano comparse scritte minacciose: “Ti bruciamo i mezzi”.
Medico aggredito a Napoli, terzo caso in due giorni
Intanto una dottoressa del 118 è stata aggredita a Napoli: è il terzo caso in 48 ore. A darne notizia è la pagina Facebook ‘Nessuno tocchi Ippocrate’. I fatti sono avvenuti davanti all’ospedale San Giovanni Bosco: la vittima è stata insultata e strattonata da un paziente psichiatrico. Ad aiutarla, secondo quanto lei stessa racconta, alcune persone presenti, anche parenti dei ricoverati. Durissime le parole del capo della Croce Rossa locale: qui la situazione “è peggiore che nei territori di guerra“.
(Fanpage)