Mario, Giovanni e Roberto, tre giovani motociclisti, sono morti durante una gita in moto. Sabato mattina, i tre amici si erano ritrovati per un viaggio fuori porta. Nessuno poteva immaginare la fine tragica di questa giornata.
Mentre rientravano a casa dopo le soste al lago Omodeo e alle terme di Fordongianus, lo schianto inaspettato è avvenuto sulla provinciale 11, nel comune di Paulilatino, in provincia di Oristano. Uno scontro frontale in un rettilineo all’altezza di un dosso ha visto il conducente dell’auto e i motociclisti faccia a faccia senza poter effettuare alcuna manovra. L’impatto è stato violentissimo: prima una moto, poi le altre tre sono finite contro la vettura, una Mercedes 190.
Alla fine, si contano tre vittime: Mario Sedda e Roberto Daga, entrambi di 27 anni, e Giovanni Melis, di 30. Tutti erano residenti a Paulilatino, anche se Melis era originario di Gadoni. Due feriti trasportati all’ospedale, ma nessuno è in gravi condizioni. Il sindaco Domenico Gallus, intervenuto sul posto anche come medico, ha contribuito al riconoscimento delle prime due vittime. «Una scena terribile – racconta all’ANSA – Se ne vanno due ragazzi educatissimi e stimatissimi in tutto il paese. Da quello che abbiamo potuto apprendere, proprio il dosso nel lungo rettilineo ha impedito che conducenti di auto e moto potessero fare qualcosa. Una scena straziante».
Dopo lo schianto, i mezzi hanno preso fuoco a causa della perdita di benzina, innescando un gigantesco rogo. L’incendio ha richiesto l’intervento di quattro Canadair, due Super Puma e tre elicotteri, oltre a quattro squadre a terra dei vigili del fuoco. Il fuoco ha percorso almeno otto chilometri, minacciando il tratto oristanese della statale 131 e il nuraghe Losa di Abbasanta. Il nuraghe è stato protetto dai getti d’acqua dei mezzi aerei.
fonte:il mattino
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