Fortissima scossa di terremoto di 8.8, in Russia. ha colpito alle 8,24 locali (intorno all’1.25 in Italia) l’estrema costa orientale della Russia, al largo di Petropavlovsk, innescando un’allerta tsunami nell’Oceano
Pacifico. Come riferito dal governatore della regione, Vladimir Solodov, il sisma ha provocato “numerosi feriti. Esorto tutti a stare lontani dalla costa nelle aree a rischio tsunami e ad ascoltare gli annunci degli
altoparlanti”. Dopo la scossa, è stata diramata un’allerta tsunami, oltre che per la Russia, anche per Giappone, Guam, Hawaii e Alaska. Come reso noto dalle autorità locali, onde di 3-4 metri, provocate dal terremoto,
sono state registrate nel distretto di Elizovsky, in Kamchatka. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 119 chilometri a est di Petropavlovsk, nella penisola di Kamchatka, a una profondità di
20,7 chilometri. La zona più colpita è stata Severo-Kurilsk, nei pressi delle Isole Curili, dove la prima onda di tsunami ha raggiunto la costa. Il governatore locale Valery Limarenko ha confermato che i residenti
sono stati evacuati verso aree elevate e restano al sicuro. A Petropavlovsk-Kamchatsky si registrano blackout, interruzioni nelle comunicazioni e danni agli edifici. Alcune persone hanno chiesto
assistenza medica, ma non risultano feriti gravi, secondo il ministero della Salute regionale. Un’allerta tsunami è stata emessa in Giappone dall’Agenzia meteorologica nazionale (Jma) lungo tutta la costa
orientale, invitando la popolazione ad allontanarsi dalla costa ed evacuare nelle aree più sicure. L’agenzia ha riferito che a Hokkaido sono state registrate scosse di magnitudo 2 sulla scala sismica giapponese
di 7. Per precauzione è stata decisa l’evacuazione del personale della centrale atomica di Fukushima. In Giappone è stato chiesto a 1,9 milioni di persone di evacuare. Circa 10.500 di queste persone si trovano a
Hokkaido, dove le immagini dei media locali hanno mostrato un assembramento di persone radunate su un tetto. Alcuni si sono anche riuniti in un osservatorio che si affaccia sulla spiaggia di Chiba, a sud di
Tokyo. A Hokkaido le onde di tsunami hanno raggiunto i 60 centimetri, mentre nella baia di Tokyo si sono fermate a 20 centimetri 5 ore dopo il terremoto. Le autorità regionali hanno attivato
immediatamente i protocolli d’emergenza. Squadre di soccorso sono state inviate nelle zone costiere e nei centri abitati per verificare eventuali danni strutturali e assistere la popolazione. La rete elettrica e
le comunicazioni hanno subito interruzioni parziali, ma sono state in gran parte ripristinate entro poche ore. Secondo i centri di allerta statunitensi, le prime onde dello tsunami generate dal sisma in
Kamchatka sono già arrivate alle Isole Aleutine occidentali in Alaska: in questo caso si è trattato di onde di 30 centimetri sopra il livello di marea. Nella zona sud-orientale dell’Alaska le onde sono attese
tra le 6:45 e le 7:55, mentre alle Hawaii l’impatto è previsto attorno alle 7:15. Sulle coste di Washington e Oregon l’allerta riguarda la fascia oraria tra le 8:35 e le 8:55, mentre per la California le stime variano:
onde attese nella parte settentrionale intorno alle 8:50, nella Baia di San Francisco attorno alle 9:40, fino a raggiungere la California meridionale verso le 10:00. Le autorità raccomandano di tenersi lontani
dalle aree costiere per tutta la durata dell’allarme. Secondo gli esperti americani, la previsione è di onde tra 30 centimetri e un metro e mezzo in Alaska, Oregon, Washington e California, con onde più alte
in aree isolate. Anche la West Coast statunitense è stata messa in allerta. I servizi di emergenza della California, dell’Oregon e dello Stato di Washington hanno attivato i centri di coordinamento
per monitorare l’evoluzione dell’onda di maremoto. Alcuni tratti delle spiagge sono stati chiusi al pubblico in via precauzionale. La Marina messicana ha dichiarato che onde alte da 30 a 100 centimetri sono attese
sulla costa pacifica messicana dopo lo tsunami provocato dal terremoto di magnitudo 8,8 in Kamchatka. In un rapporto, il centro di allerta tsunami della Marina ha dichiarato che le onde
inizieranno a raggiungere la costa settentrionale a Ensenada, vicino alla California, intorno alle 2.22 di mercoledì mattina, ora del Messico centrale, e continueranno a spostarsi verso sud lungo la costa pacifica fino a raggiungere lo stato del Chiapas intorno alle 7.15 del mattino, ora locale. Fonte Tgcom24.