Terremoto Golden Globe : la Nbc non li trasmetterà più e Tom Cruise restituisce i premi

11 Maggio 2021 - 12:21

Terremoto Golden Globe : la Nbc non li trasmetterà più e Tom Cruise restituisce i premi

La promessa fatta dall’Associazione della stampa straniera nell’ottica di una maggiore inclusione alla base

dei premi non è stata ritenuta sufficiente dal network, motivo per cui ha scelto di non accettare di mandare

in onda l’evento. Augurandosi che le cose cambino davvero per poter trasmettere lo show nel 2023. Anche

Netflix, Amazon e WarnerMedia si sono dissociate da qualsiasi evento e attività collegati all’HFPA

La NBC non trasmetterà i Golden Globe 2022. Il motivo? Per garantire una maggiore inclusività dei premi,

la HFPA, l’Associazione della stampa straniera, ha deciso di aggiungere 20 nuovi membri neri entro il 2021

su 87 bianchi ma questa proposta non è stata ritenuta sufficiente.

Secondo il network, per cambiare davvero le cose ci vorrà molto tempo e tanto serio lavoro al fine di

sradicare finalmente quel sistema non inclusivo e sbagliato. Per ricostruire correttamente un equilibrio non basta quindi “attaccare qualche pezza qua e là” ma bisogna ripensare il tutto, partendo dalle basi. Da nuove basi.

Per modificare la struttura dell’Hollywood Foreign Press Association che organizza i premi occorre

“tempo e lavoro. Quindi speriamo che l’organizzazione lavori all’obiettivo così da trasmettere lo show

nel gennaio 2023”, recita il comunicato stampa della NBC.

I PUNTI RIGETTATI DELLA PROPOSTA DELLA HFPA

Oltre all’aggiunta entro il 2021 di 20 membri facenti parte della comunità nera, la proposta della HFPA

si articola in ulteriori punti che sono stati rigettati.

Un aumento delle “iscrizioni” del 50 per cento in 18 mesi, eliminando il requisito di residenza nel sud della

California e ampliando il target ai giornalisti residenti su tutto il territorio statunitense (e non solo della carta stampata),

è uno degli altri punti.
L’Associazione della stampa straniera ha promesso anche di non accettare più membri “sponsorizzati” e di stabilire

nuove regole deontologiche relative a viaggi stampa organizzati dagli studi cinematografici (e promozioni varie)

al fine di focalizzare l’attenzione su determinate candidature…

Ma queste proposte non sono bastate alla NBC che richiede un cambiamento maggiore.

MANCANZA DI INCLUSIVITÀ

Il motivo di questa scelta della NBC è dunque la mancanza di inclusività dei Golden Globe, tema su cui

per primo ha puntato il dito il Los Angeles Times nel febbraio 2021.

Da allora è stata portata avanti una campagna di sensibilizzazione per richiedere maggiore inclusione.

Nelle ultime ore anche Netflix, Amazon e WarnerMedia si sono dissociate da qualsiasi evento e attività

collegati all’Hollywood Foreign Press Association.

Tutti richiedono una riforma inclusiva “urgente e rigorosa” (queste le parole del portavoce di Netflix),

“sincera e significativa” (affermano da Amazon).

Time’s Up, l’organizzazione a difesa delle vittime di molestie sessuali, è stata tra le prime organizzazioni a richiedere a gran voce una riforma.

All’inizio la NBC sembrava propensa ad accettare il piano proposto dall’Associazione della stampa straniera tuttavia poche ore fa ha annunciato ufficialmente che non trasmetterà i Golden Globe 2022.

Nei giorni scorsi Scarlett Johansson ha parlato di sessismo in relazione alla HFPA durante un’intervista a The Hollywood Reporter.

“Un’associazione legittimata da personaggi come Harvey Weinstein per ammassare potere in vista degli Oscar. Meglio fare un distanziamento dalla HFPA”, queste le parole dell’attrice che forse avrebbero contribuito a spingere la NBC a un ripensamento.

Prima di Scarlett Johansson era stato Mark Ruffalo a parlare in maniera critica della HFPA. E Tom Cruise avrebbe restituito al mittente i tre globi dorati vinti durante la sua carriera, rispettivamente nel 1990, 1997 e 2000.

Alcuni hanno criticato la decisione della NBC di non trasmettere i Golden Globe 2022.
Ad esempio la blogger cinematografica americana Sasha Stone ha parlato di decisione che, a suo avviso,

sarebbe la conseguenza del clima di paura che staremmo vivendo.

Su Awardsdaily la blogger ha espresso la propria opinione, spiegando che il motivo per cui tutti si starebbero

dissociando dall’Associazione della stampa straniera è quello di tenersi stretto il proprio posto di lavoro a

Hollywood. Perché dissociarsi, continua Sasha Stone, è la mossa più semplice.

Sono considerati i cugini scavezzacollo degli Oscar, ma Hollywood presta molta attenzione ai Golden Globes

perché da sempre anticipano l’esito della notte degli Academy Awards e perchè c’è una certa fetta di pubblico

cinematografico che li considera più prestigiosi della statuetta dorata. Da 74 anni è una delle cerimonie

più imprevedibili grazie alla sua tendenza a onorare anche opere meno tradizionali rispetto agli Oscar.

Ma che cosa è questa misteriosa organizzazione che influisce sull’intera stagione dei premi?

Chi decide sui premi, e perché è importante

La Hollywood Foreign Press Association ha fondato i Golden Globe Awards e attualmente è composta da circa 90 giornalisti stranieri che a oggi hanno come presidente un italiano: il corrispondente dell’Espresso e de La Stampa Lorenzo Soria. I Globes sono nelle mani di un numero estremamente ridotto di persone, relativamente parlando. Per capire quanto sia piccola, si consideri che l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, i cui membri votano gli Oscar, ha attualmente circa 7.000 membri.

Lorenzo Soria, l’italiano che si sforza di non essere partigiano

Vive a Los Angeles dal 1982 e da un anno e mezzo è presidente dell’Associazione della stampa estera a

Hollywood. Ha origini italo-argentine e, come ha detto all’Huffington Post all’indomani della sua elezioni,

sa bene di dover essere “presidente di tutti, e rappresentare tutti, poi è ovvio che sono anche partigiano”.

Partigiano ma non acritico, e infatti fa notare come “ogni anno dall’Italia vengano fuori un paio di film molto

belli e interessanti, che tengono alta la tradizione del cinema italiano”, ma lo fanno “nonostante le note

difficoltà strutturali del sistema, la mancanza di scuole di formazione e di capitali. Producendo cose belle

non solo a livello di registi, ma anche come artisti, costumisti e tecnici del suono. Alla faccia delle difficoltà

a cui devono andare incontro” in patria.

Quando nel 1943 naque la HFPA, l’obiettivo primario dei suoi membri era quello di “formalizzare

il rapporto con gli studios e facilitare il lavoro di intervistare star del cinema e registi per le pubblicazioni

di tutto il mondo.” In sostanza, i giornalisti stranieri nel sud della California non avevano sempre la stessa

attenzione che ricevevano i giornalisti locali e sicuramente non stavano ottenendo l’accesso alle “stelle del

cinema” che volevano intervistare.

La prima cerimonia dei Golden Globe Awards si tenne nel 1944 come un “pranzo informale”. Vinse

‘Bernadette’, il film di Henry King sulla pastorella di Lourdes.

Chi vota per i Golden Globes?

Oltre al’attuale presidente Soria, si sa che un’altra giornalista italiana, Silvia Bizio di Repubblica, fa parte del gruppo di giurati su cui l’HFPA cerca di mantenere uno stretto riserbo, tanto da non pubblicare un elenco sul suo sito ufficiale.


  • Giurati per i Golden Globes: 90
  • Giurati per i premi Oscar: 7.000
  • Giurati per gli Emmy: 600

Con meno di 100 elettori da corteggiare, le stelle cinematografiche e televisive hanno un obiettivo

molto più piccolo di colpire nel promuovere i progetti che sperano di vedere ricompensati e nelle

settimane che precedono l’assegnazione dei Golden Globes può succedere che dedichino più tempo

ai corrispondneti stranieri che alle firme statunitensi, come accadde nel 2008 quando per promuovere

“Il curioso caso di Benjamin Button”, Brad Pitt, Cate Blanchett e il regista David Fincher si attirarono

le ire della stampa americana costretta ad accontentarsi di intervistare gli attori che interpretavano i personaggi secondari.

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