Terremoto a Napoli forte scossa in zona vesuviana , preceduta da un forte boato. Le parole del vulcanologo

11 Marzo 2024 - 20:32

Terremoto a Napoli forte scossa in zona vesuviana , preceduta da un forte boato. Le parole del vulcanologo

Terremoto a Napoli, scossa 3.0 con epicentro a Volla: avvertita fino ai Campi Flegrei.

Scossa di terremoto nel Vesuviano avvertita anche nei Campi Flegrei, da Fuorigrotta a Quarto.

L’epicentro a Volla, a ridosso della zona nord di Napoli.

Una forte scossa di terremoto è stata registrata attorno alle 19.10 a Napoli.

Epicentro nel Vesuviano, vicino Volla, con magnitudo 3.0, è stata avvertita distintamente fino a Fuorigrotta e Quarto, nei Campi Flegrei.

L’epicentro è nel territorio Vesuviano vollese, ad una profondità di 2.9 chilometri.

La scossa è stata avvertita anche nell’intera piana vesuviana: Ercolano, San Giorgio a Cremano, Torre del Greco, in tanti stanno segnalando la forte scossa registrata questo pomeriggio.

Era da tempo che scosse forti non si registravano in questa zona: in genere, infatti, si tratta di scosse molto basse e che difficilmente vengono avvertite dalla popolazione, anche quelle con epicentro all’interno del Vesuvio stesso.

Solo pochi giorni fa, in una intervista, il ricercatore e vulcanologo Giuseppe De Natale, a domanda se esistesse una correlazione tra le attività dei Campi Flegrei e quelle del Vesuvio, rispondeva:

“No, non c’è alcuna evidenza, sia in epoca storica che dallo studio delle eruzioni preistoriche, di una qualsivoglia correlazione tra le eruzioni di Vesuvio, Campi Flegrei ed Ischia. Nonostante ovviamente le tre aree abbiano la stessa origine geodinamica, e probabilmente condividano gli stessi sistemi di alimentazione magmatica profonda”

In tanti sui social hanno segnalato di averla avvertita: non si registrano danni a persone o cose, ma la paura resta alta, soprattutto dopo le recenti scosse dei giorni scorsi nei Campi Flegrei che, sebbene “scollegate” dal Vesuvio, hanno generato un particolare stato d’ansia nella popolazione nonostante la ben nota convivenza con le scosse di terremoto fin dall’età antica.