Riprendono le tensioni tra Thailandia e Cambogia. La Thailandia avrebbe compiuto alcuni attacchi aerei in risposta a un attacco compiuto lungo il confine in cui avrebbe perso la vita un soldato thailandese: la Cambogia, però, nega la paternità dell’attacco.
Questa mattina presto, intorno alle 5, la Thailandia ha preso di mira alcune infrastrutture militari cambogiane: si tratta del primo attacco effettivo dopo il cessate il fuoco tra i due Paesi, siglato nel mese di luglio, nonché l’accordo di pace promosso dal presidente USA Donald Trump firmato nel mese di ottobre. Secondo quanto riportato da alcuni media internazionali, i morti sarebbero 4.
Gli scontri di luglio si erano verificati per rivendicare alcune zone contese (a lungo disputate e frutto di una spartizione coloniale effettuata tra Indocina francese e Siam), ma soprattutto per le politiche nazionaliste che stanno prendendo piede in entrambi i Paesi e che fomentano un’ideologia suprematista dell’uno sull’altro. Durante quegli scontri, circa 48 persone avevano perso la vita e oltre 300.000 erano stati gli sfollati.
Gli scontri di oggi rischiano di riaccendere le tensioni sfociando, man mano, in atti di guerra sempre più gravi e inarrestabili. Intanto, i confini terrestri tra i due Paesi restano chiusi, creando disservizi e danni agli scambi tra i due Paesi.
Fonti: AgenziaDire, IlPost