Non sembra dar tregua il caldo,prime previsioni, l’estate continuerà fino a gennaio 2023.
Saranno almeno altri due i mesi quindi di temperature al di sopra della media.
La Niña, è la vera responsabile del fenomeno che si sta verificando in questo periodo.
Sarebbe proprio lei una delle principali cause dell’aumento delle precipitazioni nell’area del Mediterraneo tra fine autunno e inizio inverno negli ultimi anni. Da qui la “tropicalizzazione” che sta interessando molte regioni d’Italia e d’Europa.
A confermare queste suggestioni Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, che riunisce Cnr e Regione Toscana. “Mentre a novembre le precipitazioni saranno nella media stagionale, dicembre sarà molto più piovoso“. Le previsioni sono elaborate sulla base dell’andamento climatico del periodo tra il 1981 e il 2010. Secondo le indicazioni di Lamma, il mese di novembre sarà caratterizzato ancora da temperature elevate, con anticicloni sul Mediterraneo e parte dell’Europa Continentale. Anche dicembre sarà all’insegna dell’assenza di correnti fredde, ma con maggiori precipitazioni, soprattutto al Centro-Nord, mentre al Sud le piogge resteranno nella media.
Alla “novembrata”, seguirà dunque la “dicembrata”, che ci porterà a un Natale decisamente più caldo del solito. Soltanto a gennaio i valori dovrebbero tornare nella norma stagionale. Tuttavia, secondo Lamma, molto dipenderà dalla permanenza dei blocchi anticiclonici dell’Atlantico e dall’evoluzione delle correnti polari.