Oggi, 18 marzo 2025, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto una lunga conversazione telefonica con il presidente russo, Vladimir Putin. La chiamata, durata oltre due ore e mezza, ha affrontato temi cruciali riguardanti il conflitto in Ucraina.
Al centro del dialogo, la proposta di una tregua di 30 giorni. Gli Stati Uniti hanno avanzato questa iniziativa per porre fine a una guerra che dura da tre anni. L’Ucraina ha già accettato la proposta durante i colloqui in Arabia Saudita con il segretario di Stato Marco Rubio.
Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy resta scettico sulla reale volontà di pace da parte di Putin. Le discussioni hanno toccato temi delicati come la divisione territoriale e il controllo delle centrali energetiche, inclusa la centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente sotto controllo russo.
Nel frattempo, l’Unione Europea si prepara a rafforzare la propria difesa. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che la Russia sta ampliando la sua capacità militare e industriale, preparandosi a future confrontazioni con l’Europa. Ha sottolineato la necessità per l’Europa di sviluppare una deterrenza militare credibile entro il 2030.
Per raggiungere questo obiettivo, von der Leyen ha proposto un piano di investimento di 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni. Questo piano mira a rafforzare la difesa dell’UE e ad aumentare la spesa militare dal 2% al 3% del PIL europeo. La proposta prevede che 650 miliardi provengano dai bilanci nazionali, richiedendo agli Stati membri di incrementare il loro budget per la difesa dell’1,5% del PIL.
Tuttavia, alcuni critici sottolineano che aumentare il budget non è sufficiente senza un sistema militare unificato e un comando politico supremo. La capacità di deterrenza nucleare e l’attuale frammentazione del sistema di difesa europeo sono problemi chiave da risolvere. Una difesa efficace dipende da una struttura unificata e da decisioni politiche coerenti, più che da semplici incrementi di budget.
Inoltre, l’UE sta cercando di creare un mercato unico per l’equipaggiamento della difesa. Questo promuoverebbe le catene di approvvigionamento europee e rafforzerebbe i produttori di armi, che stanno affrontando difficoltà a causa della guerra in Ucraina. Questa mossa rappresenta un significativo spostamento di potere verso Bruxelles.
Francia e Germania hanno aumentato gli investimenti nelle loro industrie belliche. Il parlamento tedesco ha approvato un’iniezione massiccia di fino a 1 trilione di euro per riforme militari e infrastrutturali, guidate da Friedrich Merz. Emmanuel Macron ha annunciato ulteriori spese militari, inclusi investimenti in una base aerea per la deterrenza nucleare.
In conclusione, la situazione attuale evidenzia la necessità per l’Europa di rafforzare la propria difesa. Le recenti iniziative dei leader mondiali mostrano un impegno verso la sicurezza e la stabilità del continente. Tuttavia, resta da vedere come queste misure saranno implementate e quale impatto avranno sul futuro dell’Europa.
Fonte: LaRepubblica
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