TEATRO NAZIONALE| “Cambiare Sguardo” presentata stagione 2024 -2025 Teatro di Napoli

15 Giugno 2024 - 19:27

TEATRO NAZIONALE| “Cambiare Sguardo” presentata stagione 2024 -2025 Teatro di Napoli

 CAMBIARE SGUARDO: PRESENTATA LA STAGIONE 2024 – 2025 DEL TEATRO DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE

“È inutile nasconderci dietro le mezze verità. Oggi, siamo disorientati e smarriti, a volte sgomenti. Ciò che accade intorno a noi, pericolosi scenari di guerra e violenza, oltre a preoccuparci, è spesso difficile da interpretare. In un contesto di crescente disordine e preoccupazione, il teatro resta una bussola essenziale per affrontare il nostro viaggio nel caos della contemporaneità e

continua a essere uno straordinario strumento di orientamento. Un modo di avvicinarsi alle cose per guardarle meglio, o per cambiare sguardo e cogliere cosa c’è intorno a noi oggi, intuire che cosa ci aspetta domani: è questa la promessa del grande teatro. Il mio impegno per i prossimi cinque anni è quello di tracciare una mappa in cui accanto ai maestri siano visibili le nuove tendenze,

e in cui accanto al respiro della grande tradizione pulsi quello della ricerca. Vorrei dare spazio a un teatro vitale.  La nostra stagione 2024/25 tiene fede al dovere del teatro pubblico di ospitare e accogliere una ricca varietà di proposte, pur facendo delle scelte precise.  Ecco, dunque, le nostre produzioni per il Teatro Mercadante: il Don Giovanni di Arturo Cirillo, il Macbeth di

Jacopo Gassmann, Sarabanda, l’ultimo testo di Ingmar Bergman, che metterò in scena io stesso, Bérénice di Romeo Castellucci con Isabelle Huppert, l’Edipo Re di Andrea De Rosa, Il viaggio di Victor di Davide Livermore, Casanova dell’infinita fuga di Ruggero Cappuccio, Serotonina, il romanzo di Michel Houellebecq messo in scena da Patrick Guinand. E poi ci sono le ospitalità: La locandiera di Antonio Latella, Il fu Mattia Pascal di Marco Tullio Giordana, Amore di Pippo Delbono, Boston Marriage di David Mamet per la regia di Giorgio

Sangati, e il ritorno di Milo Rau con Antigone in the Amazon, oltre ad Anna Karenina di De Fusco, La gatta sul tetto che scotta di Lidi, e Ezra in Gabbia o Il Caso Ezra Pound di Petrillo. Altrettanto significative le produzioni del San Ferdinando, inaugurato da Emma Dante con Re Chicchinella, il Woyzeck di Buchner con la regia di Tommaso Tuzzoli, Gennareniello di Eduardo De Filippo, messo in scena da Lino Musella, Prigioni di Vincenzo Pirrotta, L’incarico di Carver, adattato e messo in scena da Luca Bargagna, il De

Rerum Natura [There is no planet B] di Davide Jodice e Fabio Pisano, il romanzo Le anime morte ovvero Le (dis)avventure di un onesto truffatore di Gogol’ adattato da Peppino Mazzotta e Igor Esposito e diretto dallo stesso Mazzotta, L’uomo dal fiore in bocca – Fiori di palco da Pirandello, Viviani, Totò, Moscato, con la regia di Pierpaolo Sepe. Tra le ospitalità,

tutte di rilievo, segnalo Il caso Kauffman di Giovanni Grasso, e La sagra della primavera, uno spettacolo di teatro – danza della Equilibro dinamico Dance company. Il programma del Ridotto apre con Controimmagini. Omaggio a Joseph Beuys, l’artista sciamano, diretto da Michelangelo Dalisi. Tra le altre nostre produzioni segnalo Il tempo delle stelle dal romanzo di

Massimiliano Virgilio per la regia di Veronica Cruciani, e i progetti vincitori del premio Leo de Bernardinis. Una stagione non è solo un elenco di titoli e di artisti, seppure importanti, è anche un’esperienza che si compie nel tempo intenso e distratto della vita, un modo per ritrovarsi seduti accanto a sconosciuti, ancora una volta emozionati e stupiti d’essere comunità, di poter frugare insieme nel buio per reperire fiammelle di luci” Roberto Andò, Direttore Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. (Antonio D’Addio)