Sul palco del teatro Bolivar va di scena “SYCAMORE AGE”

10 Maggio 2022 - 3:41

Sul palco del teatro Bolivar va di scena “SYCAMORE AGE”

La band italiana “Sycamore Age” (Stefano Amerigo Santoni, Francesco Chimenti, Franco Pratesi, Daniel Boeke e Luca Cherubini celli) arriva al teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30) giovedì, 12 maggio (open 21 – start 21,30), per il secondo appuntamento del “Rockalvi Night” organizzato da Nu’Tracks. Centrali saranno i brani contenuti nel terzo album “Castaways”, titolo anche del primo singolo estratto, “Castaways without a storm”. Non si tratta di un concept album, in quanto ogni brano tratta una sua propria tematica, ma il gruppo ha scelto questo titolo perché il naufragio sembrava rappresentare al meglio il sentimento comune del nostro tempo. La storia, la narrativa e la scienza ci insegnano che ad ogni catastrofe può conseguire, dopo un primo momento di naturale disperazione e sconcerto, uno slancio irrefrenabile che spesso sovverte le sorti portando ad una situazione persino migliore di quella precedente il disastro. I naufraghi virtuali in questo caso però si trovano a vivere questa condizione pur non essendo mai stati vittime di nessun vero e proprio evento traumatico, proprio come tutti noi, umani del nostro tempo. Tutto ciò lascia pensare che la nostra civiltà occidentale sia scivolata così lentamente ed impercettibilmente verso il baratro in modo tale che nessuno potesse accorgersene.

L’idea dell’art work nasce dalla percezione di una crescente difficoltà di comunicare e per questa ragione l’album si presenta a primo impatto spoglio, quasi criptico e senza alcun appiglio evidente che ne permetta la lettura. L’alternanza di punti e linee rivela un messaggio in linguaggio Morse. Il Morse rimanda notoriamente (di nuovo) ad ambientazioni marittime e ad un linguaggio binario ante litteram ma che ha significato molto per la storia della comunicazione e ha segnato l’inizio di questa nuova era. Non tutti hanno la fortuna di conoscere e saper tradurre un linguaggio binario in codice (Google sì!): sarà dunque impegno di chi vuole tradurre il messaggio, andarselo a cercare. “L’artwork – come raccontano i Sycamore Age – vuole essere una delicata e poetica provocazione per uscire dal torpore mentale e sforzarsi di comprendere il messaggio per poter così accedere ad emozioni rare e incantevoli. È questo il significato di fondo degli otto brani del nostro album e ciò che vorremmo condividere con chi vorrà e saprà ascoltare”.

Special Guests: Marco Sica e Luigi Ferrara

Galleria d’Arte: Antonio Conte e Klaus Bunker