Svolta nelle indagini sul suicidio, avvenuto lo scorso 20 giugno 2021 a Moncalieri, di un Orlando Merenda di 18 anni , che si gettò sotto un treno in corsa.
Sull’accaduto era stato aperto un fascicolo per istigazione al suicidio dal pm Antonella Barbera della procura di Torino, con la prima ipotesi che fosse stato preso di mira per il suo orientamento sessuale (era gay dichiarato).
In realtà, col passare dei giorni, è emerso un altro scenario in cui il bullismo non c’entra nulla.
Si indaga, infatti, su un giro di prostituzione in cui il giovane sarebbe finito e da cui avrebbe faticato a uscire.
Dalle chat analizzate dagli investigatori della polizia ferroviaria sarebbe emerso anche un ricatto sessuale.
Il quadro investigativo, quindi, appare completamente cambiato.
Gli inquirenti, in ogni caso, sembrano essere sempre più convinti: in questo squallido contesto potrebbe esserci stato un ricatto nei confronti del giovane, spingendolo a suicidarsi.
Da ciò che emerge, l’omosessualità non era vissuta dalla vittima in maniera negativa, anzi, Orlando negli ultimi tempi rivendicava in maniera orgogliosa le sue scelte personali.
Dai social esce fuori l’immagine di un ragazzo sicuro di sé e felice della propria vita, ecco perché le indagini hanno preso una direzione diversa.
La storia del ricatto e del giro di prostituzione sarebbe venuta fuori grazie alle testimonianze di alcuni amici ,dalle chat del telefono analizzate dagli inquirenti.