Suicidio assistito, Laura Santi è morta a casa sua: “Dobbiamo essere noi a decidere”

22 Luglio 2025 - 16:18

Suicidio assistito, Laura Santi è morta a casa sua: “Dobbiamo essere noi a decidere”

Laura Santi, giornalista 50enne affetta da sclerosi multipla, è morta nella sua abitazione di Perugia. Aveva avuto il via libera dalla sua Asl di riferimento dopo due anni e mezzo dalla sua richiesta per l’accesso al suicidio assistito e un lungo percorso giudiziario. L’Associazione Coscioni: “Ha scelto di essere libera”

È morta dopo essersi auto-somministrata un farmaco letale in casa sua Laura Santi, giornalista perugina di 50 anni. Santi, che era affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, ha avuto accanto a sé fino alla fine il marito Stefano. A dare notizia del suicidio assistito di Laura Santi è l’associazione Luca Coscioni della quale lei è stata attivista.

“Dopo anni di progressione di malattia e dopo l’ultimo anno di peggioramento feroce delle sue condizioni, le sue sofferenze erano diventate per lei intollerabili”, ha detto il marito. L’associazione Coscioni ha reso noto che è stato attivato su base volontaria il personale medico e infermieristico che ha assistito la giornalista nella procedura di auto-somministrazione del farmaco utilizzato per il suicidio assistito.

Santi aveva avuto il via libera dalla sua Asl di riferimento, l’Umbria 1, il mese scorso dopo due anni e mezzo dalla sua richiesta per l’accesso al suicidio assistito e un lungo percorso giudiziario. “La vita è degna di essere vissuta, se uno lo vuole, anche fino a 100 anni e nelle condizioni più feroci, ma dobbiamo essere noi che viviamo questa sofferenza estrema a decidere e nessun altro”, l’ultimo messaggio della cinquantenne affidato all’Associazione. “Io sto per morire. Non potete capire che senso di libertà dalle sofferenze, dall’inferno quotidiano che ormai sto vivendo. O forse lo potete capire. State tranquilli per me. Io mi porto di là sorrisi, credo che sia così. Mi porto di là un sacco di bellezza che mi avete regalato. E vi prego: ricordatemi”, ha scritto la donna.

L’Azienda Usl Umbria 1 esprime profonda tristezza per la scomparsa di Laura Santi. “Oggi è un giorno triste, che segna l’epilogo di una vicenda umana complessa e dolorosa” si legge in una nota. E ancora: “L’Azienda ha operato con il massimo scrupolo per adempiere agli obblighi derivanti dalle ordinanze del Tribunale di Perugia (del 7 luglio 2023 e del 12 ottobre 2023), agendo sempre all’interno del quadro tracciato dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale e nel pieno rispetto del difficile bilanciamento tra la tutela della vita e il diritto all’autodeterminazione terapeutica della persona”.

Fonte: fanpage

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