Studente di 17 anni si uccide per le continue umiliazioni. Indagato il professore: “Lo umiliava sempre”

4 Febbraio 2021 - 21:35

Studente di 17 anni si uccide per le continue umiliazioni. Indagato il professore: “Lo umiliava sempre”

Un professore di Matematica di un liceo nel quartiere Eur a Roma ha umiliato a tal punto un suo studente con difficoltà di apprendimento, che il ragazzo si è tolto la vita non riuscendo più a sopportare tale sofferenza.

Il professore è stato indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per istigazione al suicidio nei confronti uno studente di diciassette anni, con problemi di apprendimento.

I fatti risalgono a due anni fa, nel mese di luglio del 2019, quando il giovane si è tolto la vita. Un procedimento, che come riporta il quotidiano La Repubblica, è scaturito dalle testimonianze di alcuni compagni di classe del ragazzo raccolte dagli inquirenti in sede d’indagine.

Da quanto si apprende nei confronti del docente sarebbe avanzata anche l’accusa di maltrattamenti. Alla base del gesto potrebbero esserci infatti le umiliazioni che il professore infliggeva pubblicamente al ragazzo, perpetrate davanti ai compagni di classe.

Il professore nei prossimi giorni sarà interrogato alla presenza dei magistrati. Il pubblico ministero Stefano Pizza titolare del fascicolo sta inoltre passando al vaglio la posizione di altri adulti presenti all’interno del liceo.

I drammatici fatti che hanno portato alla scomparsa dell’adolescente che si è tolto la vita nel garage di casa utilizzando una corda, sono avvenuti nell’estate di due anni fa.

Inizialmente gli inquirenti avevano trattato il caso come un semplice suicidio, poi hanno trovato una nota scoalstica nel registro elettronico del professore, particolarmente dura, che risale a tre giorni prima della tragedia e che li ha insospettiti e spinti a voler andare a fondo nella vicenda.

Ascoltando i compagni di classe coetanei del ragazzo è emersa una terribile versione dei fatti, ossia che il docente umiliava e mortificava l’adolescente, che mostrava problemi di apprendimento, durante le lezioni in aula.

Putroppo non è l’unico episodio di maltrattamento a danno di uno studente. In giro per l’Italia si contano e si raccontano episodi sempre più frequenti di insegnanti della primaria che alzano le mani sugli alunni;

Far sentire sicuri e protetti i bambini e gli adolescenti non è solo un bisogno da soddisfare, ma un diritto da rispettare e garantire, come sancito dalla Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), diritto che la famiglia, la comunità e ogni altra istituzione/organizzazione che operi in loro favore, deve garantire.