Alessandro Cerioni, studente marchigiano, vive in un monolocale di 9 metri quadrati a Milano.
Paga un affitto mensile di 650 euro, più le bollette che ammontano a circa 100 euro ogni due mesi.
Nonostante abiti in uno spazio così ridotto, la posizione vicino a Porta Venezia rende conveniente la sua scelta.
Lo studente sta considerando di trovare una nuova casa che potrebbe essere un’opzione migliore.
Pur beneficiando di una borsa di studio, non riesce ancora a mantenersi completamente autonomo.
Anche se apprezzato, l’aiuto dei suoi genitori non gli permette di raggiungere l’indipendenza finanziaria tanto desiderata.
Recentemente, ha trovato una stanza singola con lo stesso costo del monolocale, ma con una dimensione di 15 metri quadrati.
Inoltre, ha anche una cucina e un bagno separati, un miglioramento significativo rispetto alla sua situazione attuale.
Cerioni ha trascorso l’ultimo anno di studi in Svezia, dove ha affrontato costi alti simili. Tuttavia, la borsa di studio di 30.000 euro all’anno offerta lì ha reso le cose leggermente diverse.
Infine, rispondendo a un dubbio finale, conferma che il bagno è presente nella doccia del suo monolocale.
In sintesi,la storia di Alessandro Cerioni, uno studente che affronta le sfide di trovare una sistemazione adeguata durante il suo dottorato, suscita un senso di empatia e ammirazione.
Nonostante le difficoltà finanziarie e lo spazio limitato in cui vive attualmente, Cerioni è determinato a cercare una soluzione migliore.
La sua volontà di diventare autonomo finanziariamente e di perseguire i suoi obiettivi accademici è evidente. La sua esperienza in Svezia dimostra come il costo della vita possa variare significativamente da un paese all’altro.
Speriamo che Cerioni riesca a trovare una casa che soddisfi le sue esigenze e gli dia la libertà di concentrarsi sul suo percorso di studio. La sua determinazione è un esempio per molti altri studenti che si trovano ad affrontare sfide simili durante i loro studi.
Fonte: Open
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