Martina aveva definito suo padre “l’amore più grande della sua vita” sulla tesi. Oggi, proprio quell’uomo l’ha uccisa. Roberto G., 52 anni, ha tolto la vita alla figlia di 25 anni e alla moglie, prima di suicidarsi.
Martina si era laureata all’Università di Sassari. Sulla sua tesi aveva dedicato parole d’amore ai genitori. Al padre, che ora l’ha uccisa, e alla madre, che “ci ha creduto prima di lei”.
La tragedia ha lasciato 4 feriti. Tra questi, i due figli minori della coppia, di 10 e 14 anni, e un vicino di casa. Il più piccolo è in condizioni gravissime. Anche la madre di Roberto, una donna di 83 anni, è rimasta vittima della violenza.
Secondo la ricostruzione, Roberto ha ucciso prima la moglie, poi la figlia. Successivamente, ha colpito i due bambini e il vicino di casa. Dopo, si è diretto dalla madre e, dopo averla aggredita, si è tolto la vita.
Roberto era un operaio forestale e sindacalista. Non aveva precedenti penali, ma era appassionato di armi da fuoco. La pistola utilizzata, una 7.65, era regolarmente registrata.
Non risultano denunce per violenze domestiche contro di lui. Tuttavia, la coppia sembrava essere separata. Le indagini sono in corso per chiarire il movente di questa strage.
L’intera comunità è sconvolta dall’accaduto. Nessuno si aspettava una tragedia simile in una famiglia apparentemente normale.
Fonte: Fanpage
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