“Il 23 maggio la mafia uccide barbaramente, facendo saltare con il tritolo l’autostrada a Capaci, Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo ed i poliziotti Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Con l’uccisione di Falcone “cosa nostra” distrugge il simbolo più potente della lotta alla mafia. Per me un uomo che appariva indistruttibile”.
Così il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris su facebook, nel ricordare l’attentato di stampo terroristico – mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci.
“Una strage che doveva avere effetti politici, infatti nei giorni successivi Giulio Andreotti non diviene più Presidente della Repubblica. Un segnale inequivocabile a chi era stato garante del patto Stato-Mafia. Falcone vive in quelli che hanno visto in lui l’emblema immortale della giustizia. Il suo sorriso luminoso è per me ossigeno nel cuore”, conclude il primo cittadino del capoluogo della Campania.
Oggi inoltre si celebra la Giornata nazionale della legalità e l’Anci accoglie con favore la proposta di Maria Falcone, presidente della Fondazione intitolata a suo fratello Giovanni, di dedicare questa giornata a tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria.
Anche Napoli raccoglie l’invito di Maria Falcone partecipando al flashmob con l’esposizione di un lenzuolo bianco dal palazzo del Comune e osservando, alle 17.57, un minuto di silenzio, indossando la fascia tricolore, simbolo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali