Strage, 5 bimbi e un adulto uccisi in casa a colpi di arma da fuoco

3 Febbraio 2021 - 8:10

Strage, 5 bimbi e un adulto uccisi in casa a colpi di arma da fuoco

Un sanguinoso episodio si è consumato nella notte tra lunedì e martedì ora locale in un’abitazione di Muskogee, nello stato dell’Oklahoma, in Usa.

Una intera famiglia composta da 5 bimbi e un adulto è stata sterminata colpi di arma da fuoco all’interno della propria casa. Un uomo ha aperto il fuoco contro i

minori e l’adulto facendo una strage. Gli agenti della polizia sono accorsi sul posto intorno alle 1.30 di martedì a seguito di una chiamata di emergenza dei vicini

delle vittime allarmati per la sparatoria. Quando la prima volante è giunta sul luogo dell’accaduto, gli agenti hanno incrociato una persona con una pistola

che scappava ma non son riusciti a fermarla subito. Una volta entrati in casa i poliziotti hanno trovato i corpi senza vita di quattro bambini e un uomo

riversi in un lago di sangue mentre una donna ed un altro bambino erano feriti gravemente ma ancora vivi. Sono stata immediatamente soccorsi e trasportati in

ospedale a Tulsa con l’elisoccorso ma purtroppo per il piccolo non c’è stato nulla da fare: è morto in ospedale nonostante i tentativi dei medici di

salvargli la vita. Intanto l’uomo che scappava armato dalla casa è stato fermato e arrestato poco lontano. Si tratta di Jarron Deajon Pridgeon, un

25enne che abitava nella stessa casa della strage insieme alle vittime ed era imparentato con loro. “Non crediamo che sia stato un attacco casuale ma per ora

non abbiamo ancora dettagli sul perché della strage o su cosa sia successo esattamente” ha spiegato il portavoce della polizia locale. Un giudice nel giugno

2019 ha ordinato una valutazione da parte di un esperto di salute mentale per determinare se Pridgeon “soffre di una malattia mentale”. L’uomo era stato già arrestato in passato e accusato di

aggressione e percosse dopo aver lanciato un grosso pezzo di cemento a una donna il 3 febbraio 2019. Si era dichiarato colpevole ed era stato messo in libertà vigilata per tre anni.

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