Stefano Coletta, il direttore di Rai1 e responsabile dell’intrattenimento Prime Time della Rai, è stato recentemente intervistato da Repubblica in merito agli attacchi subiti dalla politica in seguito alle uscite di Fedez e gli Articolo 31 contro il viceministro Galeazzo Bignami. Coletta ha dichiarato che la politica non dovrebbe giudicare l’operato degli artisti e che il suo lavoro, come quello di Amadeus, non ha mai valutazioni di natura politica.
Il dirigente Rai ha cercato di respingere gli attacchi del centrodestra invocando dimissioni immediate e un cambio radicale della governance di viale Mazzini, sostenendo che chi fa un discorso tecnico non dovrebbe essere valutato politicamente.
Coletta ha inoltre dichiarato di non essere stato a conoscenza delle azioni di Fedez e che, sebbene si sia dissociato dal rapper che aveva strappato la foto di Bignami vestito da nazista, la ferita più grande è stata l’attacco al suo privato, dal punto di vista sessuale. Questo riferimento è alle accuse partite dalle pagine del Giornale da parte di Luigi Mascheroni, che aveva accusato Coletta di trasformare “tutto ciò che tocca in un’industria dello spettacolo gay friendly”.
In generale, Coletta ha difeso la libertà editoriale degli artisti e ha sottolineato l’importanza di un impianto corretto per procedere nella sua attività. Sostiene inoltre di essere un dirigente trasparente e di avere sempre cercato di incarnare il suo ruolo con imparzialità e impegno.