La Lega Serie A passa all’attacco. Dopo la lettera di DAZN, anche il massimo campionato italiano si prepara a chiedere risarcimenti a chi ha guardato il calcio sui siti illegali. Non sarà una semplice minaccia: questa volta arriveranno vere richieste economiche.
Tutto nasce dalle indagini della Procura di Lecce e della Guardia di Finanza, che nei mesi scorsi avevano individuato circa duemila persone collegate al fenomeno del cosiddetto pezzotto. Ora i loro nomi e contatti sono nelle mani della Serie A.
Durante il Football Summit Forum alla Bocconi, il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha confermato che presto partiranno le prime azioni ufficiali. “Presenteremo richiesta di risarcimento”, ha dichiarato, senza però specificare le cifre. Tuttavia, ha lasciato intendere che l’importo sarà superiore ai 500 euro richiesti da DAZN.
Infatti, la piattaforma streaming aveva inviato a migliaia di utenti una lettera di risarcimento da 500 euro per evitare vie legali. Ma l’avvocato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, aveva spiegato che quella richiesta “non ha valore coercitivo”: nessun privato può obbligare al pagamento senza una causa e una sentenza.
Ora però la Serie A sembra voler procedere davvero. L’obiettivo non è solo risarcitorio, ma anche dissuasivo. La Lega intende colpire chi ha usufruito di abbonamenti illegali e mandare un messaggio forte contro la pirateria.
Il danno economico, infatti, è enorme. Secondo Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia, la pirateria “costa allo sport oltre 300 milioni di euro l’anno” tra mancati abbonamenti e diritti tv. Numeri che stanno spingendo tutto il settore ad agire con maggiore decisione.
Nel frattempo, i legali della Lega stanno valutando la strategia migliore. Se la richiesta economica non verrà accettata, si potrà arrivare a cause civili individuali contro i singoli utenti.
Insomma, la battaglia contro il pezzotto è solo all’inizio. Dopo DAZN, anche la Serie A alza il tono: chi ha guardato calcio illegalmente rischia ora una stangata legale ed economica senza precedenti.