Spostamenti tra regioni e scuola: le ultime dal Governo.

22 Novembre 2020 - 9:45

Spostamenti tra regioni e scuola: le ultime dal Governo.

Il Governo con i prossimi DPCM sostanzialmente metterà tutte le regioni a una sostanziale zona gialla nazionale.
Nelle ultime ore si fa largo l’ipotesi di lasciare rosse alcune province in caso di dati ancora preoccupanti. Si punta a una finestra per salvare il Natale, ma sotto le feste le chiusure potrebbero tornare.

Riaprire con cautela, per evitare di correre ai ripari dopo le feste natalizie come già accaduto ad agosto con le discoteche. Il prossimo Dpcm di dicembre, al quale potrebbe seguire un Dpcm di Natale secondo il Corriere della Sera, comincia a delinearsi nelle anticipazioni dei quotidiani con una strategia da parte del governo all’insegna della cautela massima, ma con qualche segnale di ottimismo in più.

Nella sostanza il vertice notturno del Governo ha ragionato sui seguenti punti:

Coprifuoco: l’ipotesi è di spostare l’inizio del coprifuoco alle 23 o a mezzanotte per dicembre, mentre per il periodo dal 24 al 31 dicembre fino all’una;

Bar e ristoranti: le attività della ristorazione tornano aperte anche la sera, con il limite di sei persone per tavolo. Una regole che dovrebbe essere indicata anche dalle raccomandazioni del prossimo Dpcm per le cene in casa;

Negozi: per permettere lo shopping natalizio, almeno in una striscia di giorni precedente ai giorni di festa, le attività commerciali potrebbero sfruttare orari di apertura prolungati, fermo restando gli ingressi scaglionati e il rispetto delle regole già in vigore su capienza massima, distanza e igiene;

Viaggi tra regioni: il periodo natalizio è soprattutto l’occasione per tanti di tornare a casa per rivedere i famigliari. Il tema è ancora discusso, ma la concessione agli spostamenti tra regioni potrebbe avere un’ulteriore spinta se i dati sui contagi dovessero ancora una volta migliorare nella prossima settimana.

Resta caldo il tema della scuola che sicuramente sarà l’unico settore che non godrà di allentamenti per dicembre. Un punto che continua a infuocare lo scontro interno al governo, fino all’ultimo vertice notturno durante il quale, secondo il Corriere, la ministra Lucia Azzolina ha protestato davanti alle intenzioni diffuse tra i ministri di concentrarsi sulle riaperture di stazioni sciistiche e ristoranti, ma non delle classi.
L’ipotesi è che la scuola non riprenderà fino al 6 gennaio, con qualche ripresa graduale prima nelle regioni dove si è chiuso tutto da tempo, tipo la Campania.

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