Spende tutto per curare il fratello disabile: studentessa 24enne muore per fame.
Una ragazza di appena 24 anni, rimasta orfana dei genitori e con un fratello gravemente disabile da accudire, è morta di denutrizione dopo una lunga agonia. È accaduto nella provincia di Guizhou, una delle più povere della Cina: la giovane, studentessa universitaria, si nutriva con un solo pasto al giorno e, oltre a studiare, passava gran parte del tempo a lavorare per poter pagare le cure al fratello.
La storia
Una storia triste, che colpisce molto, quella di Wu Huayan: la ragazza, anche per effetto di una vita di stenti, era alta appena un metro e 35 centimetri ed era arrivata a pesare meno di 22 chilogrammi. Le sue precarie condizioni di salute si sono aggravate nello scorso ottobre, costringendo la giovane ad un ricovero in ospedale e ad una lunga agonia conclusasi nella maniera più tragica due giorni fa. Lo riportano alcuni media cinesi.
La storia è stata rilanciata anche dall’Independent; a confermare il decesso della ragazza è stato il fratello. Wu Huayan era rimasta orfana di entrambi i genitori quando aveva solo quattro anni e studiava al Guihua Shenghua Vocational and Technica College: per sostenere le cure necessarie al fratello disabile, la ragazza riceveva 300 yuan (meno di 40 euro) al mese dallo Stato. Una cifra insufficiente, anche in una delle zone più povere di tutta la Cina, ed è per questo che la 24enne svolgeva due diversi lavori, guadagnando circa 600 yuan al mese. La maggior parte degli introiti venivano destinati all’assistenza e alle cure del fratello, con la giovane che consumava un solo pasto al giorno, quasi sempre una scodella di riso con del peperoncino.
Un altro portale di informazione cinese, Shanxi Evening News, ha invece riportato la testimonianza di alcuni conoscenti, che sostengono che la denutrizione della ragazza andava avanti da molti anni, poiché Wu Huayan era molto preoccupata di spendere soldi alla luce della difficile condizione del fratello. La situazione sembrava leggermente migliorata con l’inizio dell’università, perché la ragazza aveva ricevuto una borsa di studio per sostenere, almeno in parte, i suoi studi. Dall’altro lato, tuttavia, le sue condizioni di salute stavano peggiorando in maniera allarmante. «Lei diceva sempre: “Ho già perso mio padre e mia madre, mi resta solo mio fratello e non voglio perderlo”» – rivelano alcuni conoscenti – «La denutrizione aveva avuto un impatto devastante su di lei: problemi cardiaci e di udito, ma anche insonnia e perdita dei capelli».
Quando la ragazza era stata ricoverata, la vicenda era diventata di dominio pubblico e in tutto il paese era partita una raccolta fondi che aveva fruttato circa 470mila yuan (circa 60mila euro), oltre ad un sussidio di 20mila yuan (poco più di 2600 euro) concesso da alcuni enti locali. A quel punto, però, per la ragazza era troppo tardi, come confermano anche i medici dell’ospedale in cui era stata ricoverata: «Il suo ultimo desiderio, prima di morire, era di comprare qualche mobile nuovo per la casa, ma soprattutto di passare un buon anno nuovo col fratello. Ha anche espresso la speranza di donare gli organi dopo la morte e stiamo valutando se questo sia possibile».
La morte della giovane ha suscitato una forte indignazione in tutta la Cina, dove molti si chiedono perché le istituzioni non abbiano fatto nulla di più per salvarla. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, la Cina è uno dei paesi al mondo in cui le disuguaglianze economiche e sociali sono più forti, e non sembra aver sortito effetto il piano di Xi Jinping di voler eliminare la povertà entro la fine di quest’anno. Il presidente cinese, nel 2015, aveva infatti annunciato di voler rifondare la società cinese eliminando le disuguaglianze, ma quelle strutturali tra le grandi città e le aree rurali non hanno fatto altro che crescere.
(Leggo)