Roma – 8 giugno 2025, Luciano Spalletti rassegnerà le dimissioni da commissario tecnico della Nazionale italiana. La decisione è maturata al termine di un confronto diretto con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, all’indomani della pesante sconfitta per 3-0 contro la Norvegia alle qualificazioni per il Mondiale 2026. Un passo indietro che suona più come una resa inevitabile che come una scelta autonoma.
Già traballante dopo un Europeo 2024 fortemente deludente – concluso agli ottavi senza mai mostrare gioco o identità – il ciclo di Spalletti si è via via sgretolato tra risultati negativi, prestazioni opache e un’infermeria sempre troppo affollata. Le assenze hanno certamente inciso, ma non possono bastare a giustificare il crollo tecnico, tattico e psicologico della squadra.
L’avventura di Spalletti in azzurro, cominciata con grandi aspettative dopo lo Scudetto vinto con il Napoli, si chiude dunque con un bilancio amaro e l’ennesima crisi tecnica della Nazionale maggiore. Ora la palla passa alla Federazione, chiamata a individuare rapidamente un nuovo CT e a ricostruire un gruppo spento, fragile e lontano anni luce da quello che nel 2021 aveva incantato l’Europa.
Fonte: Gianluca Di Marzio
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