Luciano Spalletti, l’allenatore del Napoli, ha deciso di rendere indelebile il ricordo del titolo di Serie A vinto a Napoli. Il tatuaggio dello scudetto impresso sul suo braccio sinistro, rappresenta un simbolo del cuore e dell’amore per la squadra.
È un segno che rimarrà sotto la sua pelle, un costante richiamo al passato in un istante. Un racconto di orgoglio e di emozioni. Anche quando tutto sarà finito e il tempo sarà passato, quel tatuaggio farà battere il suo cuore a mille. È qualcosa che lo renderà parte della storia.
Che lui rimanga o meno nell’ambiente azzurro, le probabilità di rivederlo in panchina sono ridotte. Tuttavia, il tecnico toscano non si è separato dall’essenza di questa stagione, caratterizzata dai mantra “tutto per lei” e “sarò con te… e tu non devi mollare”.
Queste parole hanno scandito l’intera esperienza, iniziata con la diffidenza di molti tifosi e conclusa trionfalmente.
Lo scudetto è stato conquistato con largo anticipo e con un vantaggio schiacciante sulla concorrenza. I numeri e il gioco mostrato parlano chiaro. Sono lì, a testimoniare in modo tangibile e a preservare la memoria futura.
La squadra ha raggiunto i quarti di finale della Champions League, un risultato storico, e solo di poco ha mancato l’accesso alle semifinali contro il Milan.
Questo nonostante l’assenza di attaccanti nella doppia sfida (Osimhen era presente solo nel ritorno e non era al massimo della forma) e l’amarezza per alcune decisioni arbitrali molto discutibili.
Valentino Russo ha realizzato il tatuaggio sull’allenatore toscano e lo ha condiviso sul suo profilo Instagram. Nell’immagine finale, si vede un sorriso soddisfatto sul volto del “mister”, che indica con orgoglio la straordinaria combinazione di simboli impressi sulla sua pelle.
Un dettaglio da non sottovalutare: ovunque andrà ad allenare, lontano da Napoli, Spalletti porterà con sé il simbolo del club e il tricolore del campionato italiano. A differenza di Stefano Pioli del Milan, che ha deciso di tatuare solo lo scudetto.
“Per me, essere partito da zero e essere stato chiamato da Luciano Spalletti è stata una grande soddisfazione”, ha scritto Russo nel post che accompagna l’immagine.
“Ma non solo perché si è tatuato lo scudetto! È il primo tatuaggio della sua vita, dedicato alla vittoria del Napoli dopo 33 anni, un evento che rimarrà per sempre indelebile!”
Fonte: fanpage
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