Sorelle morte in incidente a Verona, il dolore della mamma: “Non le ho abbracciate la mattina”
“Le ho viste uscire l’ultima volta di casa senza neanche abbracciarle”: a ricordare questo dettaglio, distrutta dal dolore, è la mamma di Chiara e Francesca Mercurio, due sorelle giovanissime che sabato hanno perso la vita in un incidente stradale insieme a Luca Verdolin, il fidanzato della più grande.
Chiara aveva 15 anni, sua sorella Francesca 20, il suo fidanzato Luca 23. Sono morti tutti dopo che la loro auto è andata a schiantarsi prima contro un albero e poi contro un muro a Pilastro di Bonavigo, nella bassa veronese. È il Corriere della Sera a raccontare lo strazio della madre delle due sorelle, una donna che da sola sabato ha raggiunto il luogo dell’incidente e ha scoperto quello che forse già sapeva dopo che una delle sue figlie non aveva risposto al cellulare.
Una mamma che ora ricorda quell’ultimo abbraccio non dato: “Non le ho neanche abbracciate questa mattina, troppe cose da fare alle 6 e mezza, mi sono uscite di casa e non le ho abbracciate”. Francesca a Chiara Mercurio vivevano da qualche tempo con la madre a Ronco, il padre invece è residente in Emilia Romagna.
Chiara frequentava l’istituto professionale “Giuseppe Medici” di Legnago, Francesca invece si era diplomata come odontotecnico al Fermi di Verona. Anche Luca era di Ronco, lo descrivono come un ragazzo che si è fatto ben volere in paese.
Con l’auto contro un muro, la dinamica dell’incidente di Bonavigo – Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, sembra che l’auto di Luca provenisse da Minerbe e viaggiasse in direzione Albaredo quando ha sbandato, probabilmente per l’alta velocità, subito dopo una curva finendo contro il muro di recinzione di una ditta.
I tre giovani stavano ritornando verso casa. Sul posto sono giunti i soccorsi del 118 di Verona, i vigili del fuoco, la Polizia stradale e i carabinieri del nucleo radiomobile di Legnago, assieme alla Polizia locale del’Unione Adige Guà. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo, utilizzando divaricatori e cesoie idrauliche, per estrarre dalle lamiere i corpi delle vittime.
Per Chiara, Francesca e Luca, però, non c’era nulla da fare. Sul dramma di Bonavigo è intervenuto il sindaco del paese della Bassa. “Questa è una strada dove si corre troppo”, le parole di Ermanno Gobbi riportate dai quotidiani locali. Poche centinaia di metri prima del punto dove ha avuto luogo l’incidente è prevista la realizzazione di una rotatoria, i lavori sono solo da appaltare, il finanziamento c’è già secondo il sindaco.
(Fanpage)