“Non potete arrestarmi, sono Lucifer“. Ha risposto così ,ieri sera ,
ai carabinieri ,mentre cercavano di arrestarlo ,un ragazzo somalo di 32 anni.
Aveva appena aggredito in via Lanciani, quartiere Nomentano, una coppia con un neonato.
Ma non solo.
Aveva anche preso a pugni un giovane di 16 anni, che è stato trasportato in ambulanza al Policlinico Umberto I.
E si era poi dato alla fuga per cercare di evitare l’arresto.
Ma non c’è riuscito.
Pugni e schiaffi al minorenne che ha difeso la coppia
Un extracomunitario, di origini somale, mentre era in via Lanciani ,
inizia a molestare una coppia.
I due cercano protezione, visto che la madre ha in braccio il neonato.
In difesa arriva un 14enne.
Che però ha la peggio.
Il 32enne lo colpisce al volto: schiaffi, pugni.
Poi gli strappa la felpa e scappa.
Intervengono i carabinieri.
Il ragazzo aggredito racconta quanto accaduto e così scattano le ricerche.
Chi è Lucifer
I carabinieri della stazione Nomentana, nucleo operativo Parioli, trovano l’aggressore sulla circonvallazione Nomentana.
Ha ancora la felpa strappata al ragazzo ed è in forte stato di agitazione.
Quando i militari intervengono, subito si oppone. Ma a modo suo.
“Sono Lucifer, non potete fermarmi”.
Il personaggio immaginario ,a cui fa riferimento ,è il protagonista ,
di una serie in onda su Netflix,
e si chiama Lucifer Morning Star.
Per calmare il giovane è necessario l’intervento dei medici, che lo sedano.
Si tratta di un senza fissa dimora e con diversi precedenti.
Trattenuto in caserma, viene processato per direttissima con l’accusa di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
Ora ha l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Sono sette, invece, i giorni di prognosi al ragazzo per le ferite riportate al volto.