Sito Inps crolla, clamorosa rissa tra Conte e Salvini

1 Aprile 2020 - 14:07

Sito Inps crolla, clamorosa rissa tra Conte e Salvini

Sito Inps crolla, clamorosa rissa tra Conte e Salvini.

Il sito dell’Inps nell’occhio del ciclone nella giornata dedicata alle richieste delle indennità da 600 euro spettanti ai lavoratori autonomi come bonus di marzo per i mancati guadagni dovuti all’epidemia Covid-19.

Il server non ha retto alla mole di richieste ricevuto e il portalo è crollato andando in down da diverse ore. C’è stata inoltre una fuga di dati sensibili che durante un videoforum del Sole 24 ore il vicepresidente dell’Inps Luisa Gnecchi ha definito «gravissimo e non deve succedere». Il disguido su «è durato 5 minuti» e comunque, assicura, «sarà oggetto di verifica». Ai leader di opposizione riuniti a Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte, che si è duramente scontrato con Salvini nel corso del vertice a Palazzo Chigi, ha spiegato che i problemi registrati sarebbero legati ad attacchi hacker.

Il sito dell’Inps nell’occhio del ciclone nella giornata dedicata alle richieste delle indennità da 600 euro spettanti ai lavoratori autonomi come bonus di marzo per i mancati guadagni dovuti all’epidemia Covid-19. Il server non ha retto alla mole di richieste ricevuto e il portalo è crollato andando in down da diverse ore.

C’è stata inoltre una fuga di dati sensibili che durante un videoforum del Sole 24 ore il vicepresidente dell’Inps Luisa Gnecchi ha definito «gravissimo e non deve succedere».

Il disguido su «è durato 5 minuti» e comunque, assicura, «sarà oggetto di verifica». Ai leader di opposizione riuniti a Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte, che si è duramente scontrato con Salvini nel corso del vertice a Palazzo Chigi, ha spiegato che i problemi registrati sarebbero legati ad attacchi hacker.

L’Inps sta ragionando sull’ipotesi di fare accessi scaglionati per le singole prestazioni previste per fare fronte all’emergenza coronavirus per evitare che si verifichino difficoltà nell’accesso al sito a causa del sovraccarico di richieste. «L’esperienza deve servire – ha detto il vicepresidente Gnecchi – bisognerebbe selezionare gli accessi. Voglio rassicurare tutti, nessuno resterà senza bonus. Evitate di accedere all’Inps in questo primo giorno».

Dura la posizione presa dal Garante Privacy Antonello Soro che si è definito «molto preoccupato per questo gravissimo data breach. Abbiamo immediatamente preso contatto con l’Inps – ha spiegato all’Adnkronos Soro – e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è di assoluta urgenza che l’Inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati».

«Quella della mancanza di sicurezza delle banche dati e dei siti delle amministrazioni pubbliche è – prosegue il garante – una questione che si ripropone costantemente, segno di una ancora insufficiente cultura della protezione dati nel nostro Paese». (Leggo)