Simone perde la vita a 31 anni: la compagna lo guarda morire senza riuscire a salvarlo. Lascia anche una bimba piccola

3 Marzo 2021 - 13:28

Simone perde la vita a 31 anni: la compagna lo guarda morire senza riuscire a salvarlo. Lascia anche una bimba piccola

La notizia di una morte straziante è riportata questa mattina sulla pagina di Fanpage.it. La vittima è un ragazzo di appena trentun anni e risponde al nome di Simone Gasparo.

Il giovane ha perso la vita tragicamente, dinanzi agli occhi inermi della compagna. Invano ha tentato di salvarlo: purtroppo, però, non c’era più nulla da fare.

Simone lavorava come operatore socio sanitario e lascia, oltre alla compagna, una bimba piccola. Il dramma che ha condotto fatalmente alla sua morte si è consumato ieri, nel tardo pomeriggio.

Simone stava effettuando delle immersioni subacquee a Pineta di Barcola, nell’area triestina. Doveva essere un pomeriggio sereno, all’insegna del divertimento.

La dinamica è ancora da ricostruire e sul posto stanno lavorando gli agenti e il pm che si occuperà del caso. Stanno cercando di pervenire a un’esatta ricostruzione.

Qualcosa deve essere andato storto mentre l’uomo si trovava in acqua. La compagna ha avvertito che ci fossero dei problemi: immediatamente si è gettata in acqua anche lei per prestargli soccorso.

Anche un altro uomo, che stava passeggiando nella zona e ha assistito alla scena, si è buttato in acqua, pronto a porgere il suo aiuto.

I due hanno recuperato il corpo del giovane. A quel punto lo hanno ricondotto a riva e hanno tentato di fargli recuperare i sensi. Ma era, ormai, troppo tardi.

Il decesso è avvenuto poco dopo l’arrivo dei paramedici sull’ambulanza, che hanno vanamente cercato di praticargli una rianimazione.

La compagna è stata soccorsa anche lei dai paramedici, i quali l’hanno trovata in stato di shock. La donna ha raccontato ciò che è accaduto: il compagno sarebbe riemerso con un gemito, per poi scomparire subito dopo in acqua.

La donna ha cercato subito di soccorrerlo. Insieme a lei è intervenuto anche un passante: si tratta di un militare aduso alle immersioni con bombola.

Ha recuperato il corpo del giovane, a circa tre metri sotto l’acqua. Ma né l’intervento del passante né quello dei soccorritori del 118 ha potuto davvero salvarlo.

Poco dopo sono giunti sul luogo del tragico incidente i Carabinieri di Aurisina e la Capitaneria di porto, oltre al medico legale e al magistrato di turno, il pm Matteo Tripani. Non hanno potuto fare altro che dichiararne la morte avvenuta. Inoltre, il pm ha disposto l’autopsia del cadavere, in modo da capire che cosa sia effettivamente avvenuto durante l’immersione.

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