Il piccolo “Simba” purtroppo non c’è l’ha fatta.
Da tempo il piccolo guerriero veniva assistito dalla Casa di Matteo a Napoli una struttura
che si occupa da anni dell’assistenza ai bimbi disabili gravi abbandonati o che i genitori non riescono ad assistere da soli. Il bambino è morto ieri, purtroppo, all’età di 3 anni e mezzo. In tutti questi anni ha ricevuto amore e affetto e la sua storia ha intenerito migliaia di persone.
Il bambino nacque in una baracca da una mamma con problemi di tossicodipendenza,e venne messo in salvo a 4 mesi da un’assistente sociale.
Grazie alla sua storia, il fratellino si è salvato in tempo ed è stato adottato.
La vicenda di Simba è stata presa a cuore dall’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, che ha seguito Simba fin dall’inizio e gli è stato accanto in tutti questi anni.
“Simba” – scrive Trapanese in un post su Facebook – è morto sereno ed amato nella casa che lo ha accolto dalla nascita. Non aveva nessuno della sua famiglia originaria.Ha avuto una delle sue crisi e purtroppo o per fortuna non l’ha superata.È morto tra le braccia di Marco che lo ha voluto accompagnare in questo momento importante. Questo è il senso e lo scopo della La Casa di Matteo. Siamo fortunati che ci sia una realtà simile e delle persone che la portano avanti con amore e dedizione e non come un semplice lavoro”.
Fonte: fanpage