Silvana Ghiazza era una professoressa di letteratura contemporanea all’Università di Bari. Nel 2022, una grave malattia l’ha portata via. Ma prima di morire, ha fatto un gesto di grande generosità verso i poveri.
Nella primavera del 2021, ha scoperto di avere un cancro al pancreas incurabile. Allora, ha deciso di destinare il suo patrimonio agli studenti meno abbienti. Così, ha creato la Fondazione “Silvana Ghiazza”.
La Fondazione riflette le sue passioni e i suoi interessi. Finanzierà due borse di studio: una per l’oncologia e un’altra per la letteratura. In questo modo, omaggerà la sua lotta contro il cancro e la sua carriera accademica.
Silvana Ghiazza è nata nel 1948. Ha iniziato a insegnare a 23 anni, a Gioia del Colle. Un suo ex studente fa parte del consiglio della Fondazione. Poi, ha scelto la carriera universitaria. Ha lavorato per oltre 20 anni nel dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università di Bari. Ha pubblicato molti studi, soprattutto su Leopardi, Manzoni e Saba.
Il suo gesto di donare il suo patrimonio agli studenti poveri è un esempio di dedizione alla conoscenza e alla generosità umana. “Voleva continuare il suo lavoro di docente, aiutare gli studenti che hanno bisogno di un aiuto concreto, lasciare i suoi beni a questa fondazione che porta il suo nome. Le borse di studio sono due: una per un medico specializzando in oncologia, e l’altra per una tesi di dottorato in letteratura, come contributo per la pubblicazione”, dicono dalla fondazione.
La Fondazione verrà presentata oggi pomeriggio al museo Civico di Bari vecchia. Sarà un’occasione per ricordare la professoressa Ghiazza e la sua generosità.
Fonte: Fanpage
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