Chi fuma dovrà pagare di più. Il governo ha deciso di alzare le tasse sulle sigarette e altri prodotti del tabacco. Questa decisione fa parte della manovra per il 2024.
L’aumento delle accise sui tabacchi si sentirà già da gennaio. I pacchetti di sigarette costeranno di più. Anche i fumatori di sigari, pipe e tabacco da rollare dovranno sborsare più soldi.
Quanto sarà l’aumento? Il ministero dell’Economia non ha ancora dato i dettagli. Sta ancora lavorando alla misura, che dovrà essere approvata dal Parlamento.
Il ministero dell’Economia ha però spiegato il motivo dell’aumento. In una nota, ha detto che serve a coprire le spese previste dalla legge. Tra queste, ci sono i rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione e della sanità, le missioni internazionali e la difesa.
L’aumento delle accise sui tabacchi non è l’unica fonte di entrate prevista dalla manovra. Il ministero dell’Economia conta anche sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni. Da queste due voci, si aspetta di incassare un miliardo di euro in più.
Di questo miliardo, almeno 120 milioni verranno dalle tasse sulle sigarette e altri prodotti del tabacco. Si tratta di una stima prudente, che tiene conto della possibile riduzione del consumo da parte dei fumatori.
L’aumento delle accise sui tabacchi non è una novità in Italia. Negli ultimi anni, il governo ha spesso usato questa leva fiscale per fare cassa. L’ultimo aumento risale al 2022, quando il prezzo medio dei pacchetti di sigarette è salito di 20 centesimi.
L’Italia è uno dei paesi europei con le tasse più alte sulle sigarette. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, il peso fiscale sul prezzo medio dei pacchetti di sigarette è del 79%. La media europea è del 74%.
Fonte: skytgcom24
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