Nel Mantovano, un infermiere disoccupato, si sarebbe presentato allo sportello del comune fingendosi la madre deceduta per rinnovare la carta d’identità e continuare a riscuotere la pensione. Il travestimento,
composto da capelli corti con taglio femminile, trucco pesante, una camicetta fantasia anni Settanta e gioielli dallo stile datato, non ha però convinto il personale comunale: la pelle del volto appariva
chiaramente maschile e l’età ostentata non coincideva con quella della donna, che avrebbe dovuto avere circa 85 anni. Grazie a una fotografia scattata direttamente allo sportello dell’anagrafe, gli addetti hanno
effettuato un controllo più approfondito, mettendo a confronto la foto scattata al momento con quella presente sulla carta d’identità scaduta da dieci anni. Da quel confronto sono nati i dubbi che hanno poi
portato all’intervento della polizia locale e alla successiva scoperta del cadavere mummificato della madre nell’abitazione dell’uomo. Parallelamente alla scoperta del corpo, sono emersi elementi economici
rilevanti. La madre percepiva una pensione di reversibilità del marito medico e redditi derivanti dal patrimonio immobiliare della famiglia. Le dichiarazioni dei redditi, presentate ogni anno a nome della donna,
riportavano importi attorno ai 53mila euro. Richiamato in Comune con la scusa di completare la pratica, l’uomo è stato messo di fronte alle prove raccolte e ha riconosciuto il travestimento.
Gli agenti gli hanno comunicato la necessità di effettuare un sopralluogo nell’abitazione, richiesta a cui l’uomo non si è opposto. Il comportamento collaborativo ha permesso alle forze dell’ordine di accedere
rapidamente all’appartamento, un passaggio che si è rivelato centrale per comprendere la portata del caso. Gli accertamenti proseguono con gli inquirenti che stanno valutando per quanto tempo l’uomo abbia
continuato a incassare tali somme e quali reati possano configurarsi, compresi eventuali profili di truffa ai danni dello Stato. Fonte Tgcom24.