Questa mattina il pirata della strada che ha travolto e ucciso lo chef 60enne Giuseppe Incani si è costituito.
La vittima era in sella alla sua bicicletta, di ritorno dal ristorante “Lo spiedo sardo” dove lavorava come cuoco, quando è stato investito. L’automobilista però non si è fermato e ha proseguito la sua corsa senza prestare soccorso a Incani che è stato invece trovato ormai senza vita da un passante, un 21enne che ha immediatamente lanciato l’allarme.
Secondo quanto si apprende sembra che l’automobilista fosse alla guida della sua Toyota Yaris grigia quando, giunto nei pressi di viale Marconi, poco distante dal centro commerciale Le vele di Cagliari ha travolto Giuseppe Incani. La dinamica dell’accaduto è ora al vaglio degli inquirenti ma il suo racconto sarà fondamentale per ricostruire l’accaduto: l’uomo dovrà ora rispondere delle accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Pino, così come tutti chiamavano Giuseppe Incani, era originario di San Gavino ma abitava a Quartu. Lavorava come cuoco da 40 anni e quasi sempre andava al lavoro in bici fino a Cagliari, a qualunque ora del giorno e della notte, ma sempre con prudenza: “Andava sempre in bici, conosceva benissimo la strada ed era prudente – raccontano i famigliari – in caso di pioggia erano i colleghi a riportarlo a casa”.
Fonte: fanpage