Una vicenda terribile quella vissuta da una giovane ventenne di Battipaglia che è stata protagonista di una serie di episodi che hanno dell’incredibile.
Come riportato da Fanpage, la ragazza è stata a lungo vittima di uno stalker, un 35enne di Atripalda, in provincia di Avellino, che l’ha tormentata a tal punto da organizzarle perfino un funerale con una vera agenzia di pompe funebri, alla quale aveva fatto credere che vi fosse un reale decesso e che si era così presentata sotto casa della ragazza, che ne era rimasta terrorizzata.
I due ragazzi si erano conosciuti anni fa ad una festa, ma tra i due non è mai nata una relazione sentimentale. Tuttavia il 35enne ha iniziato a tormentare non da subito, bensì da gennaio di quest’anno, la povera ragazza.
Aveva dapprima iniziato a contattarla in maniera ossessivo compulsiva, poi a farle regali di vario tipo spesso recapitati anche a lavoro (come colazione a lei e tutte le sue colleghe), poi contattando tutti i suoi conoscenti e familiari, fino a riuscire ad entrare perfino nella sua casella di posta elettronica, rubandole i documenti.
Lo stalker è stato arrestato quest’oggi dagli agenti di polizia: l’uomo è stato portato nel carcere di Bellizzi Irpino e dovrà ora rispondere di svariati reati, tra cui atti persecutori, minacce, furto d’identità, accessi abusivi ai profili social, regali non graditi ed appunto il falso funerale organizzato con il chiaro intento di spaventare ulteriormente la ragazza.
Per stalking, oggi, si intende un insieme di comportamenti molesti e continui, costituiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del domicilio o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima.
Tali atti sono reiterati e integrati da intrusioni nella sua vita privata, alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate oscene o indesiderate, invio di lettere, biglietti, posta elettronica, sms e oggetti non richiesti.
Il termine origina dal verbo ‘to stalk‘ che in inglese è usato nell’ambito della caccia ed è traducibile come ‘caccia in appostamento’, ‘pedinamento furtivo’.
Secondo alcune ricerche condotte nel 2002, affinchè si possa parlare di stalking, devono essere presenti almeno tre caratteristiche principali.
Innanzitutto deve trattarsi di una serie di comportamenti, almeno dieci intrusioni, diretti ripetutamente verso uno specifico individuo, per un periodo continuativo di alcune settimane.
Se ne ipotizzano almeno quattro. Inoltre tali atteggiamenti devono essere esperiti come intrusivi e sgraditi alle vittime di stalking. Infine i medesimi devono creare, in quest’ultima, una sensazione di disagio, di paura e di ansia (Aramini, 2002).