Sharon morta dopo essere stata picchiata e violentata: “Il corpo martoriato da lesioni”

25 Gennaio 2021 - 10:05

Sharon morta dopo essere stata picchiata e violentata: “Il corpo martoriato da lesioni”

Gabriel Robert Marincat, l’uomo accusato di aver abusato e picchiato uccidendo la piccola Sharon di appena 18 mesi a Cabiate in provincia di Como. La bimba è morta l’11 gennaio scorso dopo

essere stata trasportata in condizioni critiche all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove è arrivata in arresto cardiocircolatorio. Purtroppo, nonostante i disperati tentativi dei

medici di salvarle la vita, il cuore della bimba ha smesso di battere poco dopo l’arrivo al nosocomio. Al momento le indagini sono ancora in corso, ma a seguito dell’autopsia sono scattate le

manette nei confronti del 25enne. In base agli accertamenti medico legali, la morte, della bimba non è stato un incidente. La piccola è stata “ripetutamente picchiata” è “violentata”.

Il giudice per le indagini preliminari ha infatti parlato di un “contesto di assoluto orrore”: “Le relazioni preliminari del medico legale hanno smentito le dinamiche inizialmente riferite.

In carcere è finito il compagno della madre: era solo in casa con la bimba e aveva raccontato che si era tirata addosso una stufa mentre giocava.

L’uomo aveva spiegato che, dopo essere stata colpita alla testa dalla stufa, la bambina aveva brevemente pianto, ma era poi tornata rapidamente a giocare.

Marincat infatti l’11 gennaio aveva chiamato la madre della bambina (nonché sua compagna) affermando che Sharon, mentre stavano giocando, si fosse tirata addosso una stufetta.

L’avrebbe poi messa a dormire e alle 18 avrebbe provato a svegliarla, ma l’avrebbe trovata in difficoltà respiratoria e con del vomito sulla maglietta. Parole che ha riportato anche

alla nonna, allertata dalla compagna, e ai carabinieri. Fondamentale, però, è stata l’autopsia realizzata sul cadavere della bimba di appena 18 mesi, i cui esiti hanno accertato come il racconto del

25enne, ora in manette, fosse falso. Perché sul corpo della piccina sono state trovate numerose ecchimosi alle braccia e alle gambe, oltre a delle lesioni al dorso

e alla testa. La causa del decesso, invece, è stata attribuita ad un violento trauma cranico. Secondo quanto riportato, poi, sul corpo della bimba sono state trovate anche lesioni riconducibili ad una

violenza sessuale. La Procura, dunque, crede che la piccola sia stata ripetutamente picchiata in diverse giornate, e non solo l’11 gennaio, giorno della sua morte.

La violenza sessuale, invece, sarebbe stata effettuata qualche giorno prima della morte. Il 25enne è stato quindi tratto in arresto con l’accusa di maltrattamenti da cui è derivata la morte

della vittima e violenza sessuale. Gli esiti della consulenza medico legale, rende noto la Procura di Como, inducono gli inquirenti a ritenere che la piccola sia

stata picchiata non solo il giorno del suo decesso, ma anche in altre circostanze. Tra cinque giorni, Marincat sarà interrogato dal gip dove fornirà la sua versione dei fatti.

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