È stata individuata e sgominata una banda di rapinatori di Rolex a Milano. Il gruppo criminale era composto da tre rapinatori “trasfertisti”, infatti i tre erano tutti napoletani. L’operazione è stata condotta, perciò, dalla Polizia di Milano e da quella di Napoli.
Il gip di Milano, inoltre ha già espresso due misure di custodia cautelare nei confronti di due dei tre rapinatori. Uno è finito in carcere, l’altro ai domiciliari. I tre malviventi, di 50,41 e 40 anni residenti il primo ad Arzano e gli altri due a Napoli, sono ritenuti i responsabili di una serie di rapine ai danni di persone facoltose di Milano.
La rapina avveniva, essenzialmente, sempre allo stesso modo: la vittima veniva derubata, appena scesa dalla proprio auto.
Ma la sbadataggine dei tre è stata fatale. Infatti, il ritrovamento di una mascherina (da cui ne è stato estratto il DNA) e di uno scooter abbandonato precipitosamente durante uno dei colpi, ha consentito alla Polizia di coordinare nel migliore dei modi l’operazione e identificarli in pochi mesi.
Alla banda di rapinatori sono stati contestati 14 colpi. Il valore complessivo ammonta a circa 200mila euro. In più, ai rapinatori viene addossata anche “un’elevata pericolosità sociale”. I tre, infatti, eseguivano i loro colpi con la tecnica della “botta allo specchietto retrovisore” ma a mano armata.
Il 41enne della banda, inoltre, durante uno dei colpi venne inquadrato nitidamente in volto da una telecamera di sicurezza che si trovava nei paraggi del luogo della rapina. Dopo aver visto le immagini non è stato complicato per gli agenti risalire alla banda.
Fonte: Il Mattino
