Sgomento e rabbia : quando il tuo domestico di fiducia si trasforma in assassino di tuo figlio. Si giustifica dicendo di aver avuto un raptus

18 Settembre 2021 - 15:39

Sgomento e rabbia : quando il tuo domestico di fiducia si trasforma in assassino di tuo figlio. Si giustifica dicendo di aver avuto un raptus

Non un incidente. Ma omicidio.
Un uomo è stato fermato ,per la morte del bambino di 4 anni ,
caduto ieri dal balcone a Napoli.

La Polizia di Stato, ha eseguito ,
un provvedimento di fermo ,
della Procura di Napoli ,
nei confronti di uomo di 38 anni.

Mariano Cannio, ritenuto gravemente, indiziato, dell’omicidio del piccolo Samuele Gargiulo ,avvenuto ieri ,
in via Foria.

Il provvedimento ,è sottoposto ,
al giudizio di convalida del giudice.

Finora ,era prevalsa l’ipotesi dell’incidente ,con la caduta ,
dal balcone del piccolo di 4 anni.

Chi è l’uomo fermato

Il piccolo era in casa ,
con la mamma incinta di 8 mesi.

Inizialmente, non era trapelato ,
il fatto che in casa ,
ci fosse anche, Cannio.

Il 38enne ,faceva le pulizie in casa ,
del bambino.

Avrebbe approfittato ,di un momento ,
di distrazione della madre ,
per afferrarlo e buttarlo giù.

L’uomo avrebbe problemi psichici, ed era molto conosciuto nella zona, dove abita.

Da quanto ricostruito ,aveva accesso alle abitazioni ,di diverse famiglie ,
del quartiere, che si fidavano di lui.

Viene descritto ,come persona ,
molto chiusa di carattere.

Al momento della tragedia ,la mamma
del piccolo Samuele ,si era allontanata dalla stanza, dove era il figlio.

La rabbia del quartiere

Incredulità e stupore tra la gente ,
del quartiere ,al diffondersi,
della notizia:

«Non è possibile ammazzare un bimbo» urla una donna.

Lumini, fiori bianchi e peluche in via Foria ,davanti al palazzo.

La strada, si era svegliata sgomenta, senza parole, perché è troppo il dolore, per una morte così «assurda e inconcepibile».

E ora, dopo aver appreso ,che c’è un uomo fermato per omicidio,
lo stupore si trasforma in rabbia.

Chiunque passa davanti al palazzo si ferma per qualche minuto, si fa il segno della croce, alza lo sguardo ,
verso quel balcone del terzo piano.

«E’ un dolore troppo forte ,
dice una donna anziana .
Non riesco a immaginare ,il dolore ,
dei genitori e della mamma ,
che è anche incinta. Povera donna».

L’incredulità il sentimento che si associa al dolore.

«Non ci resta che pregare ,
per questa povera giovane anima ,
candida che è volata in cielo diventato un angioletto , dice un’altra donna.

Tra i messaggi lasciati con i fiori una bigliettino recita:
«Adesso giochi con gli angeli».

Il via vai di cittadini del quartiere, che vogliono lasciare ,
una loro testimonianza di affetto,
e vicinanza ai genitori, conosciuti nella zona, è incessante.

Mamme che vengono qui con i loro figli a depositare un fiore ,o un messaggio ,
per salutare a loro modo il piccolo.

«Da mamma non riesco nemmeno a immaginare il dolore della mamma di questo angioletto , racconta Anna, giovane madre arrivata sul posto con la figlia di 8 anni , stamattina è stata proprio mia figlia a dirmi ‘Mamma andiamo a portare un fiore».