Serie A: ultime dieci giornate, è tutto in gioco

27 Marzo 2021 - 11:51

Serie A: ultime dieci giornate, è tutto in gioco

È tutto in gioco e mancano esattamente dieci giornate al termine del campionato in Serie A, recuperi esclusi. In testa c’è sempre una milanese, questa volta l’Inter, dopo il dominio rossonero fino a fine gennaio.

I nerazzurri di Conte, squadra costruita per vincere, oramai sono una certezza. La coppia d’attacco Lu-La (Lukaku-Lautaro), Barella in costante crescita, il ritrovato Eriksen, PerisicHakimi e una grande solidità difensiva sono le armi nerazzurre a disposizione del tecnico ex Juve.

Marotta ha costruito una squadra per vincere, e Conte sta portando a termine questo compito. Dietro c’è il Milan, squadra che ha sorpreso tutti. Giovane, spensierata, con pochi leader ma di grande carisma.

Ibra, Kessié e Kjaer. Poi tanti talenti come Donnarumma, Tomori, Theo, Bennacer. Maldini ha modellato una squadra logica e di grandissimo rendimento. Al timone Stefano Pioli, “il normalizzatore”, così lo chiamavano quando arrivò a Milanello.

Il tecnico, ex Fiorentina, ha dato identità di gioco al “diavolo” e ha rivitalizzato molti calciatori. I rossoneri, forti del loro 4-2-3-1, sono una squadra temibilissima con un solo obiettivo: tornare in Champions.

Al terzo posto la Juve di Pirlo, la grande delusa della stagione. Fuori dalla Champions, in finale di Coppa Italia, lontana dalla vetta della A. Stagione negativa con un progetto nuovo e diverse grane da risolvere.

Pirlo non ha saputo dare un’identità ai bianconeri, nonostante i molti giocatori di classe. Anima e gioco sono le prime accuse imputate al neo tecnico. Dove arriveranno i bianconeri? Questo è quasi impossibile dirlo: la squadra c’è – manca qualcosa a centrocampo – ma i risultati stentano ad arrivare.

Occhi puntati, poi, su Napoli e Atalanta, in piena lotta Champions. Gli azzurri si sono ripresi dopo un periodo molto negativo: tre vittorie di fila di cui due a Milano e Roma. La Champions è vicina, anche perché il Napoli dovrà recuperare ancora match contro la Juventus all’Allianz.

I recuperi degli infortunati hanno dato nuova linfa all’armata di Gattuso, molto spesso criticato per la poca costanza di risultati. Il rush finale dirà cosa vuole fare da grande questo Napoli.

Capitolo Dea: la squadra di Gasperini gioca a ritmi diversi, più europei, rispetto alle concorrenti. L’Atalanta gioca a uomo e ha delle armi letali, specie avanti.

Muriel è in stato di grazia, Gosens continua a segnare moltissimo, Zapata si è ritrovato. Così come Malinovskyi e Pessina sono le nuove armi. In attesa del solito Ilicic.

Più indietro, invece, le romane. Roma e Lazio non vivono momenti di forma smagliante. I giallorossi hanno la scusante Europa. Sono l’unica squadra italiana ancora in corsa in EL, dove affronteranno l’Ajax ai quarti.

I biancocelesti hanno perso lo smalto della passata stagione. In zona rossa, infine, ci sono ancora Cagliari, Torino e Parma. Spezia e Benevento stanno meritando la salvezza. I liguri per il gioco espresso, le streghe per l’animo coriaceo.

Il Crotone, attualmente, sembra quella più indietro. Difficile ipotizzare le altre due bocciate di questa A imprevedibile. Certo è che rischiano tantissimo Parma e una tra Cagliari e Torino.

I granata con Nicola hanno ritrovato compattezza e spirito di sacrificio, i sardi con Semplici erano ripartiti forte, ma sono di nuovo sprofondati nel baratro. Mancano dieci finali al gong: tutti si giocheranno tutto. E sarà divertimento allo stato puro.

Francesco Ricciardi