Roma, 03 marzo 2022 – Atteso per domani, venerdì 4 marzo dalle ore 9 presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio il seminario promosso da AISPIS (Accademia Italiana delle Scienze di Polizia Investigativa e Scientifica) con il Patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio su: “I diritti delle donne – Le Forze Armate e le Forze dell’Ordine sempre più rosa“. Parteciperanno Giuseppe Cangemi, vice presidente del consiglio
regionale del Lazio, Antonella Cortese, presidente AISPIS, Francesca Beneduce, Responsabile Osservatorio Diritti e salute dei militari, le giornaliste Maria Antonietta Spadorcia, caporedattore politico del TG2 ed Emma Evangelista, Responsabile Comunicazione ENM, la psicologa Barbara Ferrari, Stefania Doronzo dell’AISPIS, Massimo Improta, I dirigente ufficio di prevenzione pubblico soccorso, i
rappresentanti dei sindacati, Laura Galtieri (SIULP), Vincenzo Piscozzo (USIF), Giuseppe Moretti (USPP) e Davide Satta (USIC). (allegata locandina)
”In uno scenario evolutivo come quello odierno – ha dichiarato la presidente AISPIS, Antonella Cortese, promotrice dell’iniziativa – è impossibile continuare ad agire e vivere la società con gli stessi schemi a cui siamo abituati e affezionati: per quanto gli
elementi stabili ci infondano sicurezza, è necessario adattarli al presente, ed è necessario anche un cambiamento delle nostre prospettive. La legge numero 380 del 20 ottobre 1999 è stata la svolta decisiva, in quanto ha aperto per la prima volta le porte delle Forze armate anche al reclutamento delle donne. Un grande scossone che riecheggia tutt’oggi, con le sfide e le difficoltà di ammettere le quote rosa ad organizzazioni che fino a 23 anni fa erano unicamente maschili. La sfida odierna permane la stessa:
abbattere gli stereotipi ed i pregiudizi legati ai “lavori di forza prettamente maschili” e alla distinzione tra uomo e donna in termini di forza e qualità delle prestazioni.
È necessario – conclude Cortese – un mutamento del paradigma di pensiero; sicuramente sono stati compiuti tanti passi in avanti, ma non sono sufficienti affinché si parli sul serio di una rivoluzione rosa”.
Il vice presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Cangemi, che aprirà i lavori ha sottolineato “l’importanza del rispetto e dei diritti nelle forze armate. Un Paese che ha deciso di aprire il suo sistema di reclutamento è un Paese moderno che oggi può vantare professionalità che sono in grado di lavorare a 360 gradi nel mondo della difesa rispettando sempre standard qualitativi elevati. Le nostre forze armate e le forze dell’ordine sono un orgoglio nazionale e un fiore all’occhiello della difesa
Comunitaria e vogliamo che i nostri obiettivi siano focalizzati al rispetto e all’inclusione nella difesa dei valori e dei principi costituzionali su cui si fondano”.
“Ormai da qualche anno abbiamo intrapreso l’analisi del cammino dei diritti delle donne – dichiara la Responsabile dell’Osservatorio Nazionale per i diritti e la salute dei militari e delle Forze dell’Ordine Francesca Beneduce – partimmo da un quadro general
generico ed europeo per poi approcciare a quello che a tutti gli effetti, rappresenta la sintesi della partecipazione di genere alla vita socio- professionale di un paese. La partecipazione alla sicurezza ed alla difesa di uno Stato in modo professionale. Rappresentando la sintesi di una scelta personale e non più, quindi di una esclusione socio-culturale. Quando abbiamo pensato a questo seminario, non era ancora reale e cogente la crisi Ucraina, ma ritengo – aggiunge la Beneduce – che sia importante
sottolineare il ruolo delle donne nei processi e nella mediazione dei conflitti per la tutela dei diritti umani, ancor più quando il ruolo di mediatrice viene assunto da una donna soldato. Partendo da questa prospettiva intendiamo ragionare in merito alla figura del Gender Advisor, delle reali condizioni di conciliazione vita – lavoro, del gender gap, e di tante altre problematiche che investono le donne che indossano l’uniforme. Abbiamo realmente raggiunto la Parità di Opportunità? Questi gli interrogativi che porremo al qualificato tavolo interistuzionale presieduto dall’On. Cangemi – conclude la Presidente Beneduce”