Sono emerse, dalle indagini sul calcioscommesse, le minacce degli strozzini romani a Fagioli, ora calciatore della Fiorentina. Queste minacce avrebbero contribuito al suo crollo emotivo e di prestazione in campo.
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Nicolò Fagioli è una figura chiave nell’inchiesta milanese sul giro di scommesse clandestine che vede indagati 12 calciatori della Serie A. Il nome del calciatore di proprietà della Juventus e in prestito con obbligo di riscatto alla Fiorentina, è spuntato anche nel cosiddetto fronte romano dei debiti relativi alle scommesse. Chi batteva cassa, infatti, si muoveva in modo più violento con tanto di minacce di vario tipo anche al centrocampista.
Al 24enne che ha già scontato una squalifica e ha affrontato un percorso per guarire dalla ludopatia (come Tonali) verrebbe contestato di non avere solo scommesso ma anche di aver pubblicizzato il giro di puntate per conto di altri scommettitori. Così ha ottenuto anche sconti sul corposo debito che aveva contratto per poter giocare. Una situazione che potrebbe anche costargli cara.
Qui spunta anche il filone romano, con la polizia che spiega: “Il calciatore era esposto con l’organizzazione presso la quale effettuava le scommesse illegali per circa 2,8 milioni di euro”.
Un ancora non identificato “Nelly”, appartenente alla malavita di Roma con una scheda telefonica intestata ad un cittadino straniero ha usato parole durissime nei confronti del calciatore della Viola.
“Hai rotto il ca..o. Tu credi che mi faccia prendere per il culo da te. Quanto è vero, lo giuro sui miei bambini se mercoledì non ho i soldi vengo a Torino e ti faccio smettere di giocare. Ti levo pure la penna per firmà i contratti perché sei un cesso. So tutto, i soldi segnati ad altre persone che so’ tutti tuoi. Te faccio mettere a fare il muratore”.
Fonte: Fanpage
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