“Se mi dai il numero, non ti faccio la multa”. È questa la sintesi di una tragica storia di molestie subite da un’altra ragazza a causa del vigile accusato di molestie in chat.
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“Sta a vedere se non è lo stesso vigile che ho beccato io”. Questo è ciò che si è chiesta Giorgia dopo aver appreso quanto accaduto all’attivista Flavia Restivo qualche giorno fa a Roma, quando un agente della polizia locale di Roma Capitale le ha fatto catcalling mentre passeggiava in strada.
“Ho visto la sua denuncia sui social, così l’ho contattata. L’ho riconosciuto subito”. A parlare è stata Giorgia che ricorda bene quel vigile. “L’ho visto a settembre. Mi ha detto: Se mi dai il tuo numero non ti faccio la multa. L’ho fatto e ha iniziato a tartassarmi per giorni”. E poi, una volta ricontattata sui social, le scriveva: “Quando ci vediamo ti faccio lezioni sul codice della strada”.
“Avevo la macchina messa su piazza Mazzini all’angolo. Era messa male, ma ero scesa al volo per parlare con un’amica al bar. Poi ho visto che c’erano i vigili. Così ho fatto una corsetta per spostare la macchina. E in quel momento mi ha parlato”. Ha ricordato.
“All’inizio era maldisposto. Però mica potete fare così, mi ha detto. Mi sono scusato, gli ho detto che aveva ragione. Ed è arrivata una risposta che non mi aspettavo. Vabbè, se mi dai il tuo numero ti risparmio la multa, mi ha detto. Non mi sembrava niente di importante, ho pensato che al massimo lo avrei bloccato”.
I fatti risalgono al 12 settembre. “Mi ha scritto il giorno dopo. L’ho ringraziato per non avermi fatto la multa. Da quel momento ha iniziato a scrivermi tutti i giorni quando ci vediamo. Poi un giorno mi sono stufata e l’ho proprio bloccato perché mi chiedeva sempre costantemente di uscire.”
Fonte: Fanpage
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