Niente quarentena per gli studenti di una classe in cui c’è un caso positivo di Covid, ma sorveglianza con i test. Isolamento per tutta la classe, invece, se il virus colpisce un bambino da 0 a 6 anni.
Le indicazioni – sette pagine aggiornate al 7 ottobre – si pongono l’obiettivo di “semplificare” le procedure definendo un sistema che “preveda una serie di automatismi gestibili sin dalle prime fasi
direttamente dal dirigente scolastico e dal referente scolastico Covid-19, in stretta collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione”. Nel documento si parla di adottare una strategia di «sorveglianza con
testing»: i contatti del contagiato potranno rientrare in classe se negativi. In presenza di due casi positivi oltre all’insegnate ci sarà la quarantena per tutta la classe. Manca ancora l’ufficialità,
che arriverà dopo il via libera delle Regioni, ma sarebbero queste le nuove regole previste dal governo in accordo con le richieste dei presidi. Ad oggi, la quarantena dura dieci giorni per i non vaccinati e sette per i vaccinati.
Diverse le procedure per i bambini da 0 a 6 anni: in presenza di un caso positivo all’interno dei servizi educativi per l’infanzia scatterà per tutti una quarantena di 10 giorni.
Mentre per gli educatori ed operatori la quarantena potrà variare da 7 a 10 giorni sulla base delle indicazioni del ministero della Salute. Nei giorni scorsi, i sindacati avevano chiesto che “la questione delle quarantene”
fosse risolta al più presto attraverso una gestione “omogenea” proprio per evitare le difformità tra Regioni e a volte anche tra Asl della stessa città. Per il sindacato dei presidi, guidato da Antonello Giannelli,
“se, come sembra, l’essere stati vaccinati rappresenterà un vantaggio per ridurre i tempi della quarantena, ricordiamo che tale indicatore non potrà essere utilizzato per gli alunni di età inferiore ai 12 anni”.