Scuola, il piano del governo per il rientro in presenza. Poi apertura anche in estate

19 Aprile 2021 - 16:40

Scuola, il piano del governo per il rientro in presenza. Poi apertura anche in estate

La scuola rimane uno degli argomenti più discussi e travagliati dell’era Covid, specie in Italia tra rientri, posticipi e ritorni alla dad.

Dal 26 aprile le scuole di ogni ordine e grado torneranno in presenza, almeno in zona gialla e arancione. L’annuncio del presidente del Consiglio, Mario Draghi, verrà confermato nei prossimi giorni da un nuovo decreto,

che porterà la presenza al 100% nelle scuole superiori in zona gialla e arancione dal 26 aprile, mentre in zona rossa sarà garantita la presenza fino alla terza media e almeno al 50% per le superiori.

Dal 26 aprile, di fatto, potrebbe esserci tra i banchi oltre un milione di studenti in più rispetto a ora. E, come già successo negli scorsi mesi, a preoccupare è sia il rispetto delle regole in classe che il nodo dei trasporti, soprattutto nelle grandi città. Una questione ancora da risolvere.

La preoccupazione su ciò che avverrà negli istituti viene espressa da Antonello Giannelli, secondo cui con un ritorno: “al 100% in molte aule non sarà possibile rispettare il metro di distanziamento. In questo caso la scuola si vedrà costretta a ridurre la presenza dei ragazzi e alternarla alla dad, facendo rotazioni”.

Il rientro a classe per tutti gli studenti, sia zona gialla che arancione, viene studiato dal governo non solo dal punto di vista di ciò che accade in aula, ma anche da quello esterno alle scuole, a partire dai trasporti.

Motivo per cui si punta sugli ingressi differenziati per fasce orarie, con l’entrata a scuola che sarà sempre la mattina, ma con orari scaglionati tra le 8 e le 11. La norma sul tema dovrebbe essere nazionale, ma considerando le diverse situazioni locali  spetterà anche ai prefetti riunire i tavoli locali per capire le esigenze specifiche.

Altra ipotesi è quella dei test a tappeto, anche se bisogna decidere con quale formula: si ipotizza l’idea di effettuare tamponi a campione.

Altra ipotesi al vaglio è quella di anticipare di una settimana tutto. Il piano dovrebbe essere pronto a metà settimana per poi essere presentato e discusso con le regioni.

Inoltre c’è la conferma sull’apertura estiva, che faccia da ponte con il successivo anno scolastico. L’estate servirà ai ragazzi per recuperare quanto perso con la dad, tramite corsi specifici e laboratori.

  •