Mentre il Covid mette in ginocchio il mondo intero, una intera generazione di adolescenti viene privata della loro vita. Chiusi nelle loro stanze, immobili dietro ai computer, sono invisibili al resto del mondo. Ma ancora più invisibili sono gli studenti di famiglie meno abbienti, dimenticati dalla scuola, dallo stato. Sì perchè per loro non si ferma solo la socialità ma anche il diritto all’istruzione. La didattica a distanza rappresenta certamente una soluzione alla chiusura della scuola per la pandemia. Ma chi sta considerando tutte le famiglie che non hanno mai posseduto un computer? Sì perchè nel 2020, in un paese che rappresenta una delle potenze economiche mondiali, esistono ancora gli ultimi, coloro che sono privi di dignitose possibilità economiche, genitori che non possono garantire ai figli l’accesso alla didattica a distanza poichè impossibilitati ad acquistare un computer, a garantire una connessione stabile per seguire le lezioni online.
Dall’altra parte esistono altre famiglie in cui vi sono computer abbandonati, vecchi con possibilità di essere riutilizzati così da fornire accesso alla scuola a distanza a studenti disagiati.
E’ un dovere di tutta la comunità preoccuparsi dei meno fortunati, dei giovani che rischiano di restare indietro, di essere privati della possibilità studiare. Questi ragazzi potrebbero essere i figli di tutti. Nessuno può esimersi dal senso di responsabilità verso il presente ed il futuro di questi figli. A tutti va garantito eguale possibilità
Se Stai leggendo questo articolo, e nella tua casa hai un computer usato, che non usi, che può essere rigenerato, che desideri donare a chi non può acquistarlo, contatta la nostra redazione per farne dono, oppure fai una donazione per acquistare pc da donare agli studenti meno fortunati. Sarebbe bello che tutti i giovani “figli” di questa società abbiano la possibilità di esercitare il diritto allo studio. Garantendolo a loro, assicuriamo una generazione futura migliore
Vittoria Pinci