Napoli è stata scossa da un forte terremoto nella serata di lunedì 2 ottobre. Il sisma, di magnitudo 4.0, ha avuto come epicentro i Campi Flegrei, una zona vulcanica a ovest della città. La scossa è stata avvertita distintamente anche nel centro storico e in diversi quartieri di Napoli, come Bagnoli, Pianura, Agnano, Fuorigrotta, Vomero, Arenella e Rione Alto.
Molte persone hanno lasciato le proprie case per paura e si sono riversate in strada. Alcune hanno segnalato crepe nei muri e oggetti caduti a terra. Non si registrano al momento danni gravi a persone o cose, ma solo qualche lieve ferito.
L’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha precisato che il terremoto è avvenuto alle 22.08 ad una profondità di soli 3 chilometri. Si tratta della scossa più forte registrata nell’area dei Campi Flegrei negli ultimi anni.
I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica che comprende diversi crateri e fumarole. Da mesi ormai la zona è interessata da uno sciame sismico senza precedenti e di intensità crescente. Gli esperti ritengono che si tratti di un fenomeno di bradisismo, ovvero di sollevamento o abbassamento del suolo dovuto alla pressione dei fluidi sotterranei.
Il governo ha messo a punto un piano di evacuazione straordinaria della popolazione in caso di necessità. Si stima che circa 700 mila persone sarebbero a rischio in caso di eruzione vulcanica. Il piano prevede l’attivazione di un sistema di allerta basato su quattro livelli: verde, giallo, arancione e rosso.
L’ultima scossa era stata avvertita solo 30 ore prima di questa, nel pomeriggio di domenica 1° ottobre. Era stata di magnitudo 2.9 e non aveva causato particolari preoccupazioni. Ma la situazione è in continua evoluzione e richiede una costante vigilanza.
fonte:open