Un nuovo episodio di violenza ha sconvolto l’ospedale di Pescara. Circa 40 persone hanno assaltato il reparto di Oncologia dopo aver saputo della morte di un loro familiare. Hanno distrutto porte, ribaltato tavoli e gettato oggetti a terra.
L’aggressione è avvenuta improvvisamente. I responsabili hanno invaso i corridoi, gridando e insultando il personale. Il caos ha portato subito alla richiesta di aiuto. La guardia giurata ha chiamato la polizia, che è intervenuta tempestivamente.
Le forze dell’ordine sono arrivate sul posto. Prima la squadra volante, poi anche i carabinieri hanno cercato di riportare la calma. Il personale ospedaliero e i pazienti, però, erano ancora sotto shock.
Il direttore generale della Asl, Vero Michitelli, ha condannato duramente l’atto. Ha definito l’aggressione “vile e gratuita”, sottolineando come il reparto di Oncologia non dovrebbe mai essere teatro di violenza. Gli operatori sanitari dedicano ogni giorno il massimo impegno e professionalità.
La violenza contro il personale sanitario è un fenomeno in crescita. Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri, ha sottolineato la necessità di maggiore sicurezza negli ospedali. Secondo lui, servirebbero presidi di polizia permanenti.
Anche il prefetto di Vibo Valentia ha preso provvedimenti. L’esercito vigilerà sull’ospedale locale, come anticipato dalla Gazzetta del Sud. Questa decisione mira a prevenire ulteriori aggressioni al personale medico e a garantire la sicurezza di tutti.
Situazioni simili non possono più essere tollerate. La violenza negli ospedali deve essere fermata immediatamente.
Fonte: Fanpage
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