I carabinieri di Roma con il supporto del nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro, hanno individuato 95 persone che percepivano indebitamente il reddito di
cittadinanza. Si tratta di 52 cittadini stranieri e 42 italiani, gravemente indiziati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il
conseguimento di erogazioni pubbliche. In tutto, le somme erogate indebitamente per il sussidio, sarebbe di oltre mezzo milione di euro. I carabinieri del Nucleo operativo della
compagnia Roma Piazza Dante hanno accertato che 60 persone, appartenenti a 33 nuclei familiari, a vario titolo, hanno prodotto false dichiarazioni o hanno omesso di
comunicare all’ente erogatore informazioni rilevanti circa la sussistenza o permanenza dei requisiti per percepire il reddito di cittadinanza o del reddito di
emergenza. In particolare alcuni hanno “dimenticato” di dichiarare il possesso di appartamenti o terreni seminativi, oppure hanno fornito false informazioni in merito alla
composizione del nucleo familiare ed effettiva residenza, simulando ad arte l’esistenza di più persone nel nucleo familiare per ampliare il diritto di percezione.
Altri hanno omesso di dichiarare i procedimenti giudiziari a loro carico nell’ambito dei quali alcuni sono stati destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti
domiciliari e in carcere. I carabinieri del Nucleo operativo Roma Centro, invece, hanno riscontrato che 35 cittadini stranieri, provenienti dal continente africano, hanno percepito,
nell’ultimo triennio, il reddito di cittadinanza ottenuto dopo aver dichiarato falsamente di risiedere nel territorio italiano da almeno 10 anni,
producendo autocertificazioni non veritiere. La somma complessiva percepita indebitamente dalle 95 persone è di 564.724 euro.